Gli sviluppatori confermano la data del Merge. Dopo molti ritardi, ecco quando avverrà la transizione del protocollo di consenso da PoW a PoS. Tutte le tappe della tabella di marcia.
Ethereum è sempre più vicino alla transizione dal meccanismo di consenso di tipo Proof of Work, lo stesso algoritmo usato da Bitcoin, al sistema Proof of Stake.
La data (non ufficiale) del Merge
Risale a giovedì l’annuncio di uno dei principali sviluppatori di Ethereum, Tim Beiko, che ha indicato il 19 settembre come data possibile del Merge.
Non si tratta di un annuncio ufficiale, ma in base alla tabella di marcia, condivisa su Twitter da un altro sviluppatore, il rilascio del client Goerli/Prater dovrebbe avvenire tra il 27 e il 28 luglio, la fusione sul testnet Goerli sarà l’11 agosto. A inizio settembre, l’aggiornamento Bellatrix disattiverà il PoW predisponendo Ethereum al Merge definitivo per il 19 settembre.
Le tappe del Merge di Ethereum
Ripercorrendo le tappe, il progetto di transizione di Ethereum verso Ethereum 2.0 è iniziato nel dicembre 2020 con il lancio della Beacon Chain, la nuova blockchain basata sul Proof of Stake, che ha dato il via alla Fase 0. Dopo oltre un anno è stata lanciata la Fase 1 del programma, in ritardo a causa di alcune complessità nel controllo del codice.
Per testare gradualmente la transizione, gli sviluppatori hanno creato dei testnet pubblici in grado di replicare le medesime condizioni operative di Ethereum, lanciando dei test per sperimentare la fusione della catena Beacon.
Il primo testnet a superare la prova è stato Ropsten, che ha completato l’unione a giugno 2022. Il 7 luglio è stato il turno di Sepolia e prossimamente toccherà alla rete Goerli, che rappresenta la prova finale prima della fusione definitiva sul mainnet di Ethereum.
Possiamo dunque sintetizzare in questo schema le tappe del Merge:
Fase | Processo | Data |
---|---|---|
Fase 0 | lancio beacon chain | dicembre 2020 |
Fase 1 | fusione testnet Ropsten, Sepolia e Goerli | entro agosto 2022 |
Fase 2 | Merge di Ethereum | 19 settembre 2022 |
Fase 3 | lancio Shard chain | entro il 2023 |
Lo sharding è un processo che suddivide un database per ripartirne il carico. Grazie alla frammentazione della rete viene migliorata la scalabilità di Ethereum rendendo più veloci e meno costose le transazioni.
leggi anche
Ethereum può battere Bitcoin dopo il Merge?
Vantaggi e rischi della transizione a Ethereum 2.0
La transizione a Ethereum 2.0 basata sul sistema di consenso PoS permetterà di ridurre i consumi energetici del 99%. Secondo gli sviluppatori, l’introduzione dello sharding (prevista entro il primo trimestre del 2023) renderebbe la rete più sostenibile ed estremamente scalabile, al pari dei sistemi di pagamento centralizzati.
Resta tuttavia aperto il dibattito sulla sicurezza del meccanismo di consenso PoS. L’algoritmo di consenso è un meccanismo attraverso il quale le regole del protocollo di una blockchain vengono fatte rispettare dall’intera rete.
Attraverso l’algoritmo di consenso PoW, i blocchi sono validati e aggiunti alla blockchain solo se gli altri nodi del network concordano con la soluzione a problemi complessi fornita dal validatore, detto miner, ripetendo l’operazione risolta.
Nel PoS non esiste più un processo di mining, ma c’è una rete di validatori che garantiscono la validità delle operazioni effettuate impegnando una quota delle proprie criptovalute (attraverso lo “stake”).
Attraverso il meccanismo di consenso la rete può aggiornare e modificare le informazioni contenute nel registro della blockchain. Per questo motivo è fondamentale che sia in grado di garantire l’integrità, la sicurezza delle informazioni e il rispetto delle regole del protocollo.
Per i detrattori della PoS, questo meccanismo potrebbe far emergere problemi di centralizzazione della rete con il rischio di compromettere la sicurezza della blockchain. Tuttavia lo «stake» disincentiva i validatori dal convalidare operazioni illecite, perché perderebbero una quota delle proprie criptovalute e il diritto a validare nuove operazioni future.
© RIPRODUZIONE RISERVATA