In Europa aprirà un parco 4 volte più grande di Disneyland. Ecco dove (e quanto costerà)

Luna Luciano

10 Aprile 2025 - 19:58

Un parco a tema quattro volte più grande di Disneyland Paris aprirà in Europa. Ecco dove sarà costruito, quanto costerà e perché sarà un punto di svolta per turismo e occupazione.

In Europa aprirà un parco 4 volte più grande di Disneyland. Ecco dove (e quanto costerà)

Un nuovo parco tematico aprirà presto nel Regno Unito e potrebbe oscurare il più famoso parco giochi in Europa: Disneyland Paris.

A firmare questo ambizioso progetto è nientemeno che Universal Studios, uno dei colossi dell’intrattenimento globale, pronto a conquistare i visitatori con un parco che si preannuncia come il più grande mai costruito in Europa.

Con un’estensione pari a quattro volte quella del celebre parco francese, il nuovo complesso promette non solo esperienze spettacolari per i visitatori, ma potrebbe essere destinato a trasformare radicalmente il territorio in cui sorgerà.

Il progetto, già in fase avanzata di pianificazione, punta all’apertura nel 2031 e rappresenta una delle scommesse più ambiziose dell’industria dell’intrattenimento nel Regno Unito. In un momento in cui l’Europa cerca nuove vie per rilanciare turismo e occupazione, Universal Studios propone una risposta concreta e imponente.

Le previsioni già parlano di milioni di visitatori annui e decine di migliaia di posti di lavoro creati. Ma dove sarà costruito esattamente questo gigantesco parco tematico? E quanto costerà? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Universal Studios, dove nascerà il nuovo parco giochi e cosa cambierà?

Il parco tematico Universal Studios sorgerà nel Regno Unito, precisamente a Bedford, nell’area di Kempston Hardwick, su un’ex zona industriale dove un tempo sorgeva una fornace di mattoni. Si tratta di una location strategica, scelta con attenzione per la sua posizione centrale e accessibilità: Bedford dista circa un’ora di treno da Londra, una delle capitali europee più visitate, il che renderà il parco facilmente raggiungibile sia dai turisti internazionali che dai visitatori locali.

Ma non è solo una questione di geografia: l’arrivo di Universal Studios rappresenta anche una trasformazione profonda del territorio. Per accogliere al meglio i milioni di visitatori previsti (fino a 8,5 milioni all’anno), il governo britannico ha pianificato una modernizzazione delle infrastrutture locali. Tra i progetti più rilevanti, spicca il rinnovamento della stazione ferroviaria di Wixams, la costruzione di una nuova stazione ferroviaria dedicata e un accesso stradale potenziato all’autostrada che serve Bedford.

Questo ampliamento infrastrutturale non solo faciliterà l’accesso al parco, ma migliorerà l’intera mobilità della zona, attirando investimenti anche in settori paralleli come ospitalità, ristorazione e commercio. Inoltre, la realizzazione di un hotel da 500 camere all’interno del complesso rafforza l’intenzione di creare una destinazione turistica completa, dove i visitatori possano soggiornare più giorni.

Dal punto di vista strategico, l’apertura di un parco Universal Studios nel Regno Unito rappresenta una mossa audace e significativa. In un periodo segnato da tensioni commerciali e incertezze post-Brexit, l’investimento funge da messaggio di fiducia nel futuro economico britannico. Si tratta anche di un tentativo evidente di competere direttamente con Disneyland Paris, offrendo un’alternativa altrettanto attrattiva per il pubblico europeo.

Costi e impatto economico: un investimento senza precedenti

Il nuovo parco Universal non è solo un progetto imponente per dimensioni, ma anche per l’investimento: il costo complessivo dell’opera è stimato in circa 50 miliardi di sterline, equivalenti a 58 miliardi di euro. Una cifra straordinaria, che rende questo progetto uno dei più grandi investimenti nel settore dell’intrattenimento mai realizzati in Europa.

L’investimento non si limiterà alla costruzione del parco e delle attrazioni, ma includerà anche lo sviluppo di infrastrutture e servizi complementari, rendendo l’intera area di Bedford un nuovo “polo di sviluppo economico e turistico” come spiegano gli esperti. Secondo le previsioni, la fase di costruzione genererà 20.000 posti di lavoro, mentre l’apertura del parco creerà altri 8.000 impieghi stabili, principalmente nei settori della creatività, ospitalità e servizi.

Un dato rilevante è che circa l’80% della forza lavoro sarà reclutata localmente, una scelta che porterà benefici diretti all’economia del territorio. Il progetto è stato accolto con entusiasmo anche dal governo britannico, con il primo ministro Keir Starmer che ha sottolineato come questo investimento rappresenti una scommessa vincente per il Regno Unito e una grande opportunità di rilancio economico.

L’impatto sarà visibile anche nel turismo: la presenza di una nuova attrazione di livello internazionale contribuirà ad aumentare in modo significativo il numero di visitatori stranieri nel Regno Unito, stimolando il settore dell’accoglienza e favorendo la crescita di nuove imprese locali. In termini di ritorno economico, il progetto potrebbe potenzialmente generare miliardi di sterline annui in ricavi diretti e indiretti, consolidando la posizione del Regno Unito tra le principali destinazioni turistiche mondiali.

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