Il consiglio all’Europa, oltre che dal numero uno del gigante finanziario americano e dalla numero uno della BCE Christine Lagarde, è arrivato anche dalla numero uno dell’FMI.
Il pessimismo che dilaga in Europa è tale da aver scosso anche il numero uno di BlackRock, il CEO Larry Fink, che ha ammesso di non aver mai assistito a un senso di scoramento così importante, nel Continente, prima d’ora.
Parlando da Davos, in Svizzera, dove sono in corso i lavori del World Economic Forum, il numero uno del colosso del risparmio gestito numero uno al mondo, che ha appena rivelato di gestire masse per un valore di oltre $11 trilioni, ovvero di 11.000 miliardi di dollari, è intervenuto a una tavola rotonda a cui ha partecipato anche la presidente della BCE Christine Lagarde, che qualche giorno fa, sempre da Davos, aveva commentato la fase di “crisi esistenziale” che il blocco sta attraversando.
I due, oggi, hanno commentato di nuovo il profondo malessere che si è abbattuto sul Continente, aprendo tuttavia anche qualche spiraglio di speranza.
BlackRock, il CEO Larry Fink: c’è troppo pessimismo in Europa. Ma c’è una buona notizia
“C’è troppo pessimismo in Europa”, ha messo in evidenza Larry Fink, numero uno di BlackRock, colosso finanziario presente nell’azionariato di diverse aziende italiane.
Il manager ha dato tuttavia anche una buona notizia: “Credo che probabilmente sia arrivato il momento di tornare a investire in Europa ”.
Il motivo? A suo avviso, il fatto che l’Unione europea non abbia ancora raggiunto il suo pieno potenziale, visto che ci sono diversi dossier ancora aperti, che devono essere completati, come l’Unione dei mercati dei capitali: opportunità che, a quanto pare, non si può e non si deve rischiare di lasciarsi scappare.
Lagarde su minaccia esistenziale. L’idea di strappare talenti disincantati dagli USA. Risparmi a casa
Un consiglio simile, legato alla necessità di investire e dunque di mobilizzare più capitali a favore dell’Europa, è arrivato di nuovo dalla presidente della BCE Christine Lagarde, così come dalla direttrice dell’FMI-Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva. “Dobbiamo far sì che i talenti restino a casa, che i risparmi rimangano a casa”, ha detto la numero uno della Banca centrale europea, che aveva già avvertito come la nuova presidenza USA di Donald Trump rappresentasse “una minaccia esistenziale”.
Ma “se i leader europei riusciranno ad agire insieme e a rispondere a questa minaccia esistenziale”, ha affermato oggi Lagarde, “l’Europa disporrà di un potenziale enorme per rispondere” alle sfide che ha di fronte.
Lagarde ha anche suggerito di ’strappare’ agli Stati Uniti i loro talenti, in un momento storico in cui probabilmente molti americani saranno piombati in una fase di disincanto a causa dell’inizio della seconda amministrazione di Donald Trump.
“Forse è anche il momento di importare un po’ di talenti che potrebbero essere disincantati, per una ragione o un’altra, dall’altro lato dell’oceano”, ha affermato, senza menzionare direttamente Trump nè gli Stati Uniti.
Il suggerimento della direttrice dell’FMI Kristalina Georgieva
Un suggerimento alla povera Europa, alle prese evidentemente con una forte crisi, è arrivato anche dalla direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva, che ha riassunto il suo pensiero nella seguente frase: “Believe in yourself”, ovvero “Credete in voi stessi”, mettendo in evidenza le profonde differenze che esistono tra gli Stati Uniti e l’Europa.
“Gli Stati Uniti hanno una cultura basata sulla fiducia, l’Europa ha una cultura basata sulla modestia”. Dunque, “il mio consiglio ai miei amici europei è di avere maggior fiducia (in loro stessi). Credete in voi stessi e, fattore ancora più importante, ditelo agli altri”.
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