Il board di EIC si è riunito alle Officine Grandi Riparazioni per presentare piano, parte di Horizon Europe, rivolto a progetti ad alto contenuto innovativo.
Supportare startup e ricercatori in Europa per creare l’humus più adatto alla nascita di nuove imprese dal forte carattere innovativo. Se n’è parlato lunedì a Torino, in occasione della riunione che ha coinvolto il board dell’European Innovation Council (EIC). Sul tavolo, le soluzioni (e tanti euro) utili a favorire la trasformazione di idee e di progetti, in iniziative imprenditoriali di successo.
Il ruolo dell’EIC
European Innovation Council interpreta un ruolo chiave all’interno del più vasto programma Horizon Europe. Non solo per la finalità del proprio istituto, ma in particolar modo per la dotazione economica di cui dispone: oltre 10 miliardi di euro. Un budget importante, gestito in prima battuta dalla Commissaria europea Mariya Gabriel, Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù.
Il meglio in Europa
Il piano si rivolge ai migliori ricercatori e alle idee imprenditoriali europee più sfidati, attraverso tre filoni tematici. Il primo è EIC Pathfinder e riguarda la ricerca a elevato impatto tecnologico. EIC transition punta a trasformare in business sostenibili le ricerche più promettenti. Infine, EIC Accelerator supporta crescita e sviluppo di imprenditori e startup ad alto contenuto innovativo.
Board in riunione
Lunedì a Torino, nell’ex stabilimento industriale delle Officine Grandi Riparazioni – trasformato in sede di eventi e incontri - il board ha dettagliato gli aspetti caratterizzanti del progetto. A rappresentare l’Italia dell’European Innovation Council c’era Francesco Profumo, già presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e ministro per l’Istruzione.
L’occasione è stata utile per presentare al board alcune storie italiane di successo legate a imprese e startup con un dna carico di innovazione. “Oggi presentiamo all’Italia e all’Europa il lavoro dell’EIC" ha spiegato Profumo.
I commenti
A Torino c’era anche il direttore dell’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo per l’innovazione e delle piccole e medie imprese (EISMEA), Jean-David Malo: «European Innovation Council è la risposta della Commissione all’esigenza di sfruttare al meglio le conoscenze che siamo in grado di produrre, creando il contesto favorevole alla nascita di nuove imprese».
Per Mark Ferguson, presidente del board dell’EIC, l’istituto intende aiutare «a semplificare l’accesso al credito e a mantenere alti e rigorosi standard di qualità». Elementi questi, che per Massimo Gaudina, rappresentante della Commissione europea a Milano e nel Nord Italia, costituiscono i punti chiave in grado di rendere l’EIC una delle punte di diamante del programma Horizon Europe: «Stiamo parlando di uno dei più grandi programmi di ricerca al mondo, con una dotazione di quasi 100 miliardi di euro in 7 anni a università, imprese e centri di ricerca».
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