Ex Ilva, Mittal: possibili passi in avanti oggi

Giovanni De Angelis

6 Febbraio 2020 - 15:35

Sarebbe possibile raggiungere un accordo per evitare la chiusura dell’impianto da parte di Mittal

Ex Ilva, Mittal: possibili passi in avanti oggi

Quello dell’ex Ilva è un tema “complesso” per il quale nel corso dell’incontro con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sono stati raggiunti dei progressi. Passi in avanti che già da oggi potrebbero trasformarsi in cambiamenti importanti per le trattative. Così si è espresso Adyta Mittal, presidente e direttore finanziario di Arcelor Mittal nel corso della conference call sui conti della sua azienda.

Soluzione complessa ma possibile per ex Ilva

La società con la quale il Governo Italiano sta trattando per lo stabilimento ex Ilva di Taranto ha presentato oggi il suo bilancio, caratterizzato da una perdita netta di 2,5 miliardi di dollari. Sono stati diversi i fattori che hanno pesato sui risultati dell’azienda, tra i quali un rallentamento della crescita, una produzione più bassa del previsto nel settore auto e un calo della domanda di acciaio in quelli che sono i mercati core di Arcelor Mittal.

Il presidente dell’azienda franco indiana è però ottimista per ciò che concerne il 2020, sottolineando che il rallentamento della domanda di acciaio sembra essere in calo. Sono dati questi che potrebbero influire su quello che sarà il destino dell’ex Ilva di Taranto e delle trattative in atto. Lo stesso Adyta Mittal auspica che vi siano delle novità importanti prima dell’udienza prevista per domani 7 febbraio presso il Tribunale di Milano. Sia il Governo che la stessa società, osservando l’impegno profuso, sembra sperino di riuscire a trovare un accordo che possa fare a meno di un verdetto della causa in corso. Occorrenza che potrebbe rivelarsi più adatta a soddisfare le esigenze di entrambi.

Mittal intenzionata a rimanere in Italia

Nella giornata di ieri, in seguito a un nuovo incidente occorso a un operaio, l’ad della divisione italiana di Arcelor Mittal, Lucia Morselli, incontrando i sindacati ha voluto sottolineare che da parte della multinazionale vi è l’intenzione di rimanere in Italia e che si sta lavorando per trovare un accordo tra le parti, provvedendo a inserire nuovi dirigenti italiani al posto di quelli stranieri e rassicurando in merito ai pagamenti destinati ai fornitori.

Indiscrezioni stampa vogliono la multinazionale franco indiana pronta a fare diversi passi indietro rispetto alle proprie richieste e il Governo pronto a sopperire in caso di necessità con soldi pubblici. Nulla di ufficiale trapela al momento e sono ancora molte le domande che gravitano attorno alle trattative, soprattutto in materia di esuberi, i quali rischiano di raggiungere un numero davvero importante. C’è chi sostiene che possa essere possibile anche un rinvio dell’udienza di domani: fattore che darebbe maggiore tempo alle parti di trovare una quadra sulle trattative.

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