Facebook potrebbe diventare un alleato di giornali e tv. Il colosso fondato da Mark Zuckerberg sarebbe disposto a pagare 3 milioni di dollari l’anno per utilizzare i titoli o gli articoli dei più autorevoli esponenti dell’informazione americana
Facebook è pronta a stringere un nuovo accordo economico triennale con i grandi media dell’informazione americana, in particolare testate giornalistiche e televisioni.
Infatti, secondo proprio uno degli esponenti della stampa americana, ossia il Wall Street Journal, il colosso dei social media fondato da Mark Zuckerberg sarebbe disposto a pagare 3 milioni di dollari l’anno per utilizzare i titoli o gli articoli dei giornali o delle televisioni più autorevoli d’America.
Tra questi, oltre proprio al Wall Street Journal che ha rilanciato l’indiscrezione, Facebook avrebbe individuato il Washington Post, Bloomberg e i telegiornali della Disney targati Abc News.
Facebook e la stampa: i motivi del possibile accordo
Ovviamente, uno dei motivi principali che avrebbe portato Facebook a intraprendere questo possibile accordo con alcuni media americani è quello di rilanciare la propria immagine che nell’ultimo periodo è stata più volte colpita da scandali - come quello di Cambridge Analytica - e da indagini antitrust.
Ma non è questo l’unico scopo. Il colosso hi-tech che ha chiuso in positivo l’ultima trimestrale, nonostante la multa di 5 miliardi di euro, in questo modo punterebbe da una parte a far crescere il proprio business, e dall’altra aggiungerebbe un altro tassello più consistente alla lotta contro le fake news.
Riguardo le modalità dell’introduzione di queste news all’interno di Facebook, il colosso dei social media lascerebbe molto spazio decisionale alle testate e alle tv americane. Tant’è che sarebbero loro a scegliere quali informazioni far comparire sul servizio “news tab” che il team di Zuckerberg sta per realizzare.
Chi ne gioverebbe?
Questo nuovo accordo economico da circa 3 milioni di euro l’anno potrebbe anche aiutare a ricucire quel rapporto logoro che si è creato nel tempo tra Internet e la stampa.
È infatti sotto gli occhi di tutti che controllando, insieme a Google, il 60% della pubblicità online, Facebook non è stato considerato un alleato della stampa, anzi. Inoltre, non va dimenticato che le organizzazioni giornalistiche si sono spesso scontrate con i due colossi di Internet a causa dei compensi non adeguati ai loro contenuti di qualità.
In sintesi, questo nuovo possibile accordo, oltre che ricucire questo rapporto Internet-media tradizionali, potrebbe aiutare la situazione finanziaria di alcuni grandi colossi della stampa.
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