Fai attenzione al tuo cellulare quando entri negli Stati Uniti

Luna Luciano

3 Aprile 2025 - 23:59

Chi viaggia verso gli Stati Uniti potrebbe essere sorpreso da un controllo approfondito del proprio cellulare alla frontiera. Ecco perché succede e come proteggere la propria privacy.

Fai attenzione al tuo cellulare quando entri negli Stati Uniti

Chi vorrà volare negli Stati Uniti potrebbe trovarsi di fronte agli agenti della frontiera che ispezioneranno il telefono e il computer portatile.

Da quando l’amministrazione Trump ha inasprito le politiche di controllo alle frontiere, le perquisizioni sono aumentate. Negli ultimi anni, infatti, le politiche migratorie degli Stati Uniti hanno subito diversi cambiamenti, specialmente per quanto riguarda i controlli all’ingresso nel Paese. Questo si traduce non solo in un aumento delle verifiche, ma anche in un maggiore numero di casi di respingimento, talvolta basati su criteri che appaiono poco chiari o eccessivamente restrittivi.

Caso eclatante è stato quello di uno scienziato francese a cui è stato negato l’ingresso negli Stati Uniti all’inizio di marzo, dopo che le guardie di frontiera hanno trovato messaggi critici nei confronti di Trump sul suo telefono. L’uomo è stato immediatamente rimandato in Europa, con il suo smartphone e computer confiscati.

Di fronti a simili situazioni, è bene che i passeggeri siano preparati e comprendano quali sono i propri diritti e doveri. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Perché gli Stati Uniti controllano i cellulari dei visitatori?

Negli ultimi anni, i controlli sui dispositivi elettronici da parte delle autorità statunitensi sono aumentati significativamente. Gli agenti della CBP (Customs and Border Protection) hanno l’autorità di perquisire i dispositivi elettronici dei viaggiatori al loro arrivo negli Stati Uniti, anche senza un mandato.

La principale motivazione risiede nel tentativo di garantire la sicurezza nazionale e prevenire attività illecite. I funzionari possono sospettare che un viaggiatore stia trasportando informazioni riservate, dati sensibili o materiali potenzialmente dannosi, e ispezionare liberamente il dispositivo.

La perquisizione dei dispositivi elettronici è considerata uno strumento utile per monitorare la comunicazione tra gruppi sospetti o per raccogliere informazioni cruciali su individui che potrebbero rappresentare una minaccia. Tuttavia a preoccupare le persone è la discrezionalità di questi controlli e le politiche poco trasparenti riguardo ai provvedimenti.

Stati Uniti e telefoni violati: come proteggere la propria privacy

Nel caso in cui giungesse la richiesta di controllo del cellulare alla frontiera, i turisti e cittadini italiani (e non solo) potrebbero trovarsi di fronte a un dilemma: collaborare , consentendo l’accesso ai propri dati o rifiutare il controllo, rischiando la confisca del dispositivo e, in alcuni casi, l’impedimento di entrare nel Paese?

Sebbene la legge statunitense consenta agli ufficiali di frontiera di ispezionare i dispositivi elettronici senza un mandato, i viaggiatori hanno il diritto di rifiutarsi di sbloccare il proprio dispositivo. Tuttavia, tale rifiuto potrebbe comportare il sequestro del telefono o del computer e il blocco dell’ingresso negli Stati Uniti.

Fortunatamente, ci sono diverse strategie che i viaggiatori possono adottare per proteggere la propria privacy quando entrano negli Stati Uniti. Una delle prime raccomandazioni è quella di prepararsi in anticipo. Prima di arrivare alle frontiere, si consiglia di prendere precauzioni come mettere il cellulare in modalità aereo per evitare che l’agente possa accedere a informazioni archiviate nel cloud. Così facendo, l’ufficiale potrà visualizzare solo ciò che è fisicamente presente sul dispositivo e non i dati sincronizzati online, come e-mail, foto o documenti.

Inoltre, è importante essere consapevoli delle informazioni che si condividono sui social media. Gli agenti della CBP sono autorizzati a esaminare solo i profili pubblici sui social, quindi è fondamentale prendere in considerazione le informazioni che vengono rese visibili. Prima di viaggiare, i viaggiatori dovrebbero rivedere le impostazioni di privacy sui propri account social e decidere se lasciare alcuni contenuti privati o meno. Un’altra buona pratica è quella di ridurre la quantità di dati sensibili sui dispositivi, magari trasferendo alcune informazioni riservate su un altro dispositivo da lasciare a casa o utilizzando un secondo telefono per viaggiare, riducendo il rischio di esposizione.

Infine, se il controllo del dispositivo è inevitabile, i viaggiatori possono prendere in considerazione l’idea di lasciare alcuni dispositivi elettronici a casa. Questo approccio riduce non solo il rischio di esposizione dei dati, ma anche il rischio di confisca.

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