È fallita la terza agenzia di viaggi più grande d’Europa, ecco cosa fare adesso

Luna Luciano

26/06/2024

Fti Touristik, terzo tour operator europeo, è fallito improvvisamente, lasciando a terra migliaia di turisti . Ecco cosa accadrà e cosa dovranno fare i viaggiatori.

È fallita la terza agenzia di viaggi più grande d’Europa, ecco cosa fare adesso

È ormai ufficiale. La Fti Touristik chiude i battenti e dichiara il fallimento.

Non ce l’ha fatta il tour operator del gruppo tedesco FTI Touristik GmbH, con 11.000 dipendenti e terza compagnia di viaggi in Europa, che dalla pandemia non è mai riuscita a riprendersi del tutto.

Dalla pandemia del coronavirus il governo tedesco ha aiutato l’azienda, che per anni si era ritrovata a corto di liquidità, con un investimento da 595 milioni di euro, attraverso il Fondo di stabilizzazione economica. Eppure, nemmeno gli aiuti statali hanno potuto fermare la rovinosa caduta a cui ormai l’azienda andava incontro.

Il fallimento però oltre ad aprire a momenti di grave incertezza per gli 11.000 dipendenti ha avuto gravi ricadute anche su tutti i viaggi prenotati con il tour operator FTI Touristik GmbH. Questi includono i marchi FTI in Germania, Austria e Olanda, il marchio 5vorFlug in Germania e anche BigXtra GmbH, le auto a noleggio DriveFTI e Cars and Campers.

Sono a rischio quindi stipendi e viaggi. Ecco cosa sta accadendo e cosa possono fare i viaggiatori per mettersi al riparo in caso di cancellazione voli.

Fti Touristik, il fallimento: ecco cosa è accaduto e le conseguenze

Il fallimento della Fti Touristik, la terza agenzia viaggi in Europa, si deve attribuire a una sfortunata combinazione di fattori che insieme hanno affossato le casse dell’azienda.

La pandemia di Covid-19, infatti, non ha fatto altro che aggravare la già difficile situazione finanziaria di FTI Touristik, che si è trovata ad affrontare un calo drastico delle prenotazioni e dei ricavi.

I tentativi di salvare però l’agenzia non sono di certo mancati, ma tutti si sono rivelati fallimentari. Non per ultimo il mancato accordo per l’operazione di acquisizione da parte di un consorzio guidato dall’investitore finanziario statunitense Certares, che voleva rilevare il gruppo FTI per un euro e investire nell’azienda 125 milioni

L’azienda ha quindi tentato in questi giorni un salvataggio in extremis, come ha riportato Handelsblatt, presentando una nuova richiesta di aiuti a Berlino presso il Ministero federale delle finanze e il Ministero federale dell’economia, sfortunatamente il governo ha deciso si non erogare ulteriori fondi.

E ora non solo migliaia di turisti si ritrovano con viaggi cancellati e rimborsi incerti, ma ben 11.000 dipendenti hanno perso il lavoro. Un duro colpo per l’economia tedesca e per le famiglie dei lavoratori coinvolti.

Come tutelarsi dal fallimento dell’agenzia di viaggi?

Di fronte alla notizia del fallimento della terza più importante agenzia di viaggi in Europa, è normale che molti viaggiatori si domandino se potranno partire o se verranno rimborsati.

FTI ha fatto sapere che l’azienda sta lavorando per garantire che i viaggi già iniziati possano essere completati come da programma, e per far questo sarà necessario l’intervento della Cassa tedesca per l’assicurazione viaggi, lanciata nel 2021, occupandosi del rimborso degli acconti dei clienti e anche del trasporto di ritorno dei vacanzieri bloccati. Ciò vuol dire che i viaggi non ancora effettuati non potranno realizzarsi, o solo parzialmente.

Il fallimento di Fti Touristik deve essere un campanello d’allarme per i viaggiatori, i quali dovrebbero sempre adottare alcune precauzioni per tutelarsi in caso di fallimenti di tour operator. Gli esperti, infatti, consigliano di:

  • Scegliere operatori affidabili, in modo da conoscerne la solidità finanziaria prima di prenotare un viaggio, in modo anche di non incorrere in possibili truffe.
  • Prestare attenzione alle condizioni contrattuali, leggendo attentamente le clausole relative a cancellazioni, rimborsi e assicurazioni.
  • Prenotare pacchetti turistici, poiché offrono maggiore tutela rispetto a una semplice prenotazione volo e hotel, in caso di fallimento dell’operatore.
  • Stipulare un’assicurazione di viaggio, in quanto un’assicurazione personale può coprire eventuali spese non rimborsate in caso di insolvenza del tour operator.

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