Falsa recensione su Tripadvisor: cosa rischia il cliente?

Giorgia Bonamoneta

17 Ottobre 2022 - 19:05

Recensione falsa online ed è subito denuncia. Cosa rischia chi diffama su internet?

Falsa recensione su Tripadvisor: cosa rischia il cliente?

È diventata virale la notizia della recensione negativa di un locale che ha ottenuto la denuncia da parte del titolare del ristorante. Si tratta di un ristorante in centro a Rimini che ha querelato per diffamazione un cliente, un turista tedesco, che ha pubblicato una recensione su TripAdvisor negativa, ma soprattutto falsa. Infatti la recensione partiva dal tempo d’attesa troppo lungo, fino alla qualità del servizio, con addirittura una richiesta di licenziamento per il cameriere.

A far preoccupare il titolare è stata però la parte della recensione che faceva riferimento all’assenza di scontrino. Il ristoratore ha controllato e lo scontrino era stato emesso. A questo punto la recensione pubblica è una vera e propria diffamazione, perché non si poneva su basi reali, ma soprattutto faceva passare il titolare del locale come un evasore fiscale. La risposta è stata una denuncia per diffamazione, anche se sarà difficile venire a capo della vicenda, poiché la recensione è stata scritta su un provider dove le generalità non sono obbligatorie e non vengono rilasciate, anche perché la diffamazione non è un reato uguale per tutti gli Stati e soprattutto non è equiparabile al reato in Italia.

L’indagine è appena iniziata, ma intanto il cliente per la sua falsa recensione su TripAdvisor rischia la condanna per diffamazione aggravata. Il reato di diffamazione aggravata in rete è sempre più frequente e la legge protegge chi la subisce. Il Codice penale infatti prevede un’aggravante in caso l’offesa venga recata tramite un mezzo di pubblicità, proprio come TripAdvisor. Il cliente rischia, per la sua recensione falsa su TripAdvisor, la reclusione fino a tre anni e una multa non inferiore a 516€.

Recensione su TripAdvisor, ma è diffamazione

Quand’è che una recensione su TripAdvisor può diventare la base per una querela per diffamazione? L’ha scoperto il cliente tedesco che, in seguito a un pranzo con il proprio figlio, si è sfogato su Internet. La recensione, almeno su un punto, era sicuramente falsa. Nella recensione il turista ha scritto che le pietanze sono arrivate in ritardo, che il servizio non era buono, tanto da consigliare il licenziamento del cameriere e infine ha aggiunto che non era stato emesso lo scontrino.

Una recensione pessima e che si concludeva con una dichiarazione forte: il titolare del ristorante era un evasore fiscale. Ma il titolare del ristorante di Rimini ha controllato e scoperto che lo scontrino era stato emesso. Grazie al pagamento elettronico, il titolare ha scoperto che la recensione mentiva sullo scontrino e ha depositato la querela per diffamazione presso la procura del tribunale di Rimini.

Cosa si rischia per una denuncia di diffamazione?

A scrivere una recensione falsa si rischia una denuncia per diffamazione aggravata. La diffamazione aggravata è data proprio dalla forma con la quale viene divulgata, poiché Internet può arrivare a chiunque e il danno è maggiore rispetto a un altro contesto. Infatti ci sono diversi tipi di reato per diffamazione:

  • la diffamazione semplice, punita con la reclusione fino a 1 anno o con la multa fino a 1.032€;
  • la diffamazione consistente nell’attribuzione di un fatto determinato, punita con la reclusione fino a 2 anni o con la multa fino a 2.065€;
  • la diffamazione aggravata tramite mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità, punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni o con la multa non inferiore a 516€.

Il turista tedesco per la sua recensione non veritiera, che definiva il titolare del ristorante un evasore fiscale, rischia esattamente la forma di diffamazione aggravata, poiché attraverso il mezzo Internet, cioè un mezzo di pubblicità, come la piattaforma di TripAdvisor, ha dichiarato il falso e procurato possibili danni al titolare e alla sua attività.

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