Si attende solo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e il nuovo fascicolo sanitario elettronico entrerà in vigore. Ma per il pieno regime ci vorranno anni.
Uno degli obiettivi contenuti nel Pnrr è quello di digitalizzare sempre di più il nostro paese puntando anche a snellire la burocrazia limitandone l’uso del cartaceo. In quest’ottica ecco che si è iniziati a lavorare al nuovo fascicolo sanitario elettronico che presto vedrà la luce.
Ieri lo schema di decreto sottoscritto dal ministero della Salute e dal sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica ha ricevuto parere favorevole dalla Conferenza Stato-Regioni. A questo punto dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale potrà entrare in vigore anche se per entrare pienamente a regime ci vorranno diversi anni. Il processo di alimentazione del fascicolo da parte delle singole regioni sarà graduale e richiederà infatti del tempo. Una volta entrato a regime però il fascicolo sanitario elettronico 2.0 sarà uno strumento molto utile per consultare lo storico clinico e sanitario di una persona fisica in Italia. Vediamo meglio come funzionerà e cosa cambierà per i cittadini.
Cos’è il fascicolo sanitario elettronico 2.0
Un fascicolo sanitario elettronico esiste già nel nostro paese ed è consultabile da tutti direttamente online accedendo tramite Spid. Al suo interno è possibile consultare lo storico della propria vita sanitaria condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente. La versione 2.0 del fascicolo punta a renderlo più semplice e completo. La gestione resterà nelle mani delle regioni che avranno il compito di compilare e rimpolparlo con tutti i dati dei cittadini. Quanto al contenuto che sarà visibile nel proprio fascicolo troviamo:
- dati identificativi e amministrativi del cittadino;
- referti e verbali di pronto soccorso;
- lettere di dimissione;
- profilo sanitario sintetico (ovvero il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatria che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta);
- prescrizioni specialistiche e farmaceutiche;
- altri documenti come cartelle cliniche, vaccinazioni e dati delle tessere per i portatori di impianto.
Quando entrerà in vigore e cosa cambierà per i cittadini
La nuova versione mira a rendere più semplice la consultazione dei dati ma non solo perché i cittadini potranno anche effettuare tramite il portale prenotazioni sanitarie e farsi prescrivere farmaci. Non sarà solo il cittadino ad avere accesso al fascicolo ma anche medici di base, pediatri, specialisti, infermieri e farmacisti potranno consultarlo per avere sotto mano tutta la storia clinica del paziente in modo da avere un quadro della situazione quanto più chiaro possibile. Insomma mai più faldoni di ricette, analisi, referti da portare in giro, ben presto ogni documento appartenente alla vita sanitaria di una persona sarà visionabile direttamente online.
Sarà uno strumento importante anche per gli enti di ricerca nel caso abbiano bisogno di dati statistici nelle loro attività in campo medico e biomedico.
Un fascicolo valido ovviamente in tutta Italia, non solo nella regione di appartenenza grazie all’interoperabilità garantita dall’infrastruttura nazionale. A riempire con tutti i dati il fascicolo saranno le Asl, le strutture sanitarie pubbliche e accreditate del Servizio sanitario nazionale e dei servizi socio-sanitari regionali. Per vederlo pienamente all’opera però servirà ancora qualche anno.
Nel Pnrr il target fissato è che entro il 2025 i medici di base inseriscano almeno l’85% dei dati dei loro pazienti nel fascicolo. Poi tutte le regioni dovranno adottarlo e utilizzarlo a partire dal 2026.
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