Con lo scenario geopolitico attuale, il popolo europeo deve essere pronto a possibili escalation. L’avvertimento della Commissione Europea.
All’interno della Commissione Europea è in atto un cambio di mentalità rispetto al passato. Un qualcosa che è conseguenza della moderna situazione geopolitica ma anche dei recenti cambiamenti climatici. Nei prossimi anni la sicurezza degli Stati europei potrebbe essere messa a rischio. Per questo motivo l’Europa deve farsi trovare preparata e deve essere in grado di saper affrontare una potenziale guerra ma anche cyberattacchi, pandemie e i terribili effetti della crisi climatica.
In caso di pericolo la gestione dei primi 3 giorni risulta fondamentale. Bruxelles chiede che tutte le famiglie europee abbiano riserve di acqua, medicinali, batterie e cibo per sopravvivere 72 ore senza aiuti esterni in caso di crisi. Questa è una delle direttive della strategia di preparazione che sarà discussa domani in Commissione.
La preparazione deve prepararsi a ogni scenario
«Dobbiamo prepararci a incidenti e crisi intersettoriali su larga scala, inclusa la possibilità di un’aggressione armata, che possano colpire uno o più Stati membri», si legge in una bozza del documento. Un documento in cui la Commissione fornirà le linee guida agli Stati membri per organizzare la preparazione della popolazione in modo che possa affrontare con risorse proprie i primi 3 giorni critici.
«In un contesto di aumento dei rischi naturali e antropogenici e di deterioramento delle prospettive di sicurezza per l’Europa, è urgente che l’UE e i suoi Stati membri rafforzino la loro preparazione», si legge nella bozza.
La Commissione proporrà 30 azioni chiave per sensibilizzare i cittadini. Si va dalla preparazione civile in caso di emergenza ad aspetti più tecnici come esercitazioni congiunte e corsi specializzati per giovani e adulti. La prospettiva a cui si lavora è che i cittadini europei, che fino ad oggi si credevano indenni da minacce e pericoli, nel giro dei prossimi anni dovranno assumere la consapevolezza che gli scenari sono cambiati e che la sicurezza è messa in pericolo. Un pericolo che non deriva solo dalle tensioni geopolitiche, sopratutto dalla Russia, ma anche da possibili attacchi informatici, nuovi virus ma anche conseguenze del cambiamento climatico come alluvioni.
Oltre ad aiutare i 27 Stati con linee guida per affrontare un evento catastrofico e permettere alla popolazione di sopravvivere fino al ripristino dei servizi pubblici, la Commissione creerà anche una piattaforma digitale per fornire ai cittadini e ai viaggiatori tutte le notizie sui rischi e le opzioni disponibili in caso di crisi, come ad esempio una mappatura dei rifugi. È importante che tutti gli Stati iniziano a pensare in modo comunitario e non più isolato attuando una strategia comune sulle riserve di farmaci, materie prime essenziali, alimenti ed energia.
L’obiettivo è preparare i cittadini europei entro il 2030. L’Ue sostiene che dovrebbero essere eseguite esercitazioni periodiche e simulazioni su scala comunitaria per testare l’assistenza reciproca tra i paesi in caso di attacco o crisi. A tal fine si propone di implementare una giornata europea della preparazione per sensibilizzare l’intera società sulla necessità di essere pronti e resilienti di fronte a qualsiasi minaccia. Pace e stabilità nel mondo non sono più garantite ed è giusto che i cittadini ne siano consapevoli preparandosi a tutti gli scenari, anche quelli peggiori.
Il documento sarà discusso mercoledì in Commissione. Vedremo se ci saranno poi modifiche o se sarà approvato integralmente.
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