Manca solo l’ok dell’Europa, e poi la fattura elettronica sarà obbligatoria anche con la flat tax, diventando un adempimento per altri 1,5 milioni di partite IVA forfettarie.
Manca solo l’ok da parte dell’Unione Europea, e poi la fattura elettronica diventerà un nuovo obbligo anche per la flat tax: sono circa 1,5 milioni le partite IVA, tra professionisti e imprese, che hanno aderito al regime forfettario.
Due le richieste che l’Italia ha fatto all’Europa: prorogare l’obbligo dell’adempimento fino al 31 dicembre 2024 ed estenderlo anche alle partite IVA forfettarie, visti i risvolti in chiave anti-evasione fiscale.
Una novità non da poco nel panorama fiscale: la risposta dell’Unione Europea è attesa entro i primi 10 giorni di dicembre.
Fattura elettronica anche con flat tax: verso un nuovo obbligo per 1,5 milioni di partite IVA
Se l’Europa dovesse decidere in favore della proposta dell’Italia, la fattura elettronica verrà utilizzata per altri tre anni (fino al 31 dicembre 2024) sia per le operazioni tra privati che tra imprese. Attualmente le partite IVA in regime forfettario sono esonerate, insieme ai contribuenti in regime dei minimi, dall’obbligo di fatturazione elettronica.
La flat tax consiste nell’applicazione di un’aliquota di tassazione fissata al 15% per ricavi o compensi annuali fino a 65.000 euro. Oltre all’innegabile vantaggio offerto dall’aliquota al 15%, tra i pro dell’adesione del regime forfettario ci sono anche semplificazioni fiscali e contabili.
Delle partite IVA in regime forfettario, in totale 1,7 milioni, circa il 10% invia comunque la fattura elettronica al Sistema di Interscambio pur non essendo obbligato. Questo significa che se l’adempimento dovesse diventare obbligatorio per tutti, sarebbero circa 1,5 milioni le partite IVA alle prese con la fattura elettronica.
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Fattura elettronica e flat tax: vantaggi e svantaggi per le partite IVA forfettarie
Visto che il nuovo obbligo esteso anche alle partite IVA forfettarie sembra farsi sempre più concreto, è bene avere chiari i vantaggi e gli svantaggi della fatturazione elettronica. Tra i pro delle e-fatture sono da segnalare:
- la riduzione di un anno del termine di accertamento (da 5 a 4 anni) ma solo se il fatturato annuo è costituito esclusivamente da e-fatture;
- la conservazione sostitutiva dei documenti, risparmiando sui costi di stampa;
- la contabilizzazione diventa più rapida e il rischio di fare errori diminuisce;
- rapporti commerciali più semplici ed efficienti sia tra clienti e fornitori che con la Pubblica Amministrazione (la quale non accetta pagamenti, anche parziali, che non siano elettronici, dal 2015).
Tanti gli elementi che rendono la fattura elettronica conveniente, ma vanno però elencati anche alcuni svantaggi, per esempio i costi aggiuntivi per il software. A onor del vero, c’è il software dell’Agenzia delle Entrate che è gratuito, ma per avere a disposizione una serie di servizi aggiuntivi (e molto comodi) bisogna optare per dei software a pagamento.
Infine, è chiaro che la fattura elettronica svolge un ruolo fondamentale nella lotta all’evasione fiscale: nel 2019 ha consentito di recuperare 945 milioni di euro di falsi crediti IVA. Tuttavia, è bene ricordare che il regime forfettario viene scelto anche per una questione di semplicità di gestione, ed è importante che il nuovo obbligo non si trasformi in altri oneri e adempimenti per le partite IVA.
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