Fattura elettronica: alla manifestazione di FdI il coordinatore nazionale Crosetto ha dichiarato che la mancanza di connessione internet in molte zone d’Italia rappresenta una criticità per le micro imprese che necessitano di un adeguamento.
No all’obbligo di fattura elettronica: è questo lo slogan della manifestazione di Fratelli d’Italia del 12 dicembre 2018 alla quale ha partecipato anche l’imprenditore e coordinatore nazionale di FdI Guido Crosetto.
Crosetto dichiara che la proposta di Fratelli d’Italia è fin dall’inizio quella di un avvio graduale della fattura elettronica, partendo prima dalle grandi aziende e da quelle che lavorano con la Pubblica Amministrazione per arrivare nell’arco degli anni alle piccole imprese.
La richiesta di FdI è quindi quella di una proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica per le piccole e micro imprese, che attualmente sono impossibilitate ad utilizzare questo sistema in modo efficace a causa soprattutto della mancanza di connessione internet in molte zone d’Italia.
Fattura elettronica, Crosetto: proroga necessaria, mezza Italia senza internet
Alla manifestazione di Fratelli d’Italia per dire no alla fattura elettronica l’imprenditore e coordinatore nazionale di FdI Guido Crosetto, nel corso dell’intervista rilasciata alla testata Informazione Fiscale, ha affermato di non richiedere l’abolizione della misura, tuttavia il Governo deve considerare che le micro imprese di mezza Italia non sono raggiunte da connessione internet.
Molte micro imprese sono infatti situate in zone disagiate e scollegate dove non arriva la connessione internet a banda larga, pertanto tali aziende sono del tutto impossibilitate a gestire le fatture elettroniche.
Obbligare alla fattura elettronica ad esempio i piccoli artigiani con problemi di connessione internet e allo stesso tempo le grandi aziende è del tutto irrazionale, a dirlo è sempre il coordinatore nazionale di FdI.
Per questo motivo Fratelli d’Italia si trova d’accordo con il CNDCEC nel proporre un’introduzione graduale dell’obbligo di fattura elettronica affinché il Governo conceda il giusto tempo ai piccoli professionisti per il necessario adeguamento di tipo sia mentale sia digitale.
Inoltre, fa presente Crosetto, ci sono lavoratori che non hanno mai utilizzato un computer e che dal 1° gennaio 2019 dovranno attenersi all’obbligo della fattura elettronica.
È un problema culturale e di infrastruttura tecnologica, dichiara Crosetto, il quale aggiunge che si ritengono requisiti necessari la gradualità e il buonsenso dato che “a chi ha fatto questa legge forse sfugge che in mezza Italia non c’è connessione internet”.
Fattura elettronica, manifestazione FdI: il gettito fiscale è la priorità del Governo
Durante la manifestazione del 12 dicembre 2018 la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha elencato i sintomi di un Governo unicamente interessato alle esigenze di gettito fiscale.
Ciò si evince da:
- avvio dell’obbligo generalizzato di fattura elettronica dal 1° gennaio 2019;
- nessuna distinzione in base alla grandezza dell’azienda;
- assenza di strumenti efficaci per un corretto funzionamento del sistema;
- il problema non considerato relativo alla mancanza di connessione internet in molte zone d’Italia.
Fratelli d’Italia propone un’introduzione graduale dell’obbligo di fattura elettronica a cominciare dalle grandi aziende e da quelle che lavorano con la PA, escludendo quelle tra privati, dando inoltre la possibilità alle piccole e micro imprese di adeguarsi alla svolta digitale.
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