Manca poco all’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019. Tutte le regole, cos’è e come funziona, in un’infografica per accompagnare i titolari di partita IVA verso la rivoluzione digitale.
La fattura elettronica partirà dal 1° gennaio 2019: è questa la data a partire dalla quale per 3 milioni di professionisti e imprese titolari di partita IVA prenderà il via una vera e propria rivoluzione in chiave digitale.
Per capire come funziona la fatturazione elettronica è bene porre l’accento su tutte le regole principali: da cos’è fino alle modalità di emissione, trasmissione e conservazione dei documenti.
Uno dei ruoli da protagonista sarà ricoperto dal SdI, l’Hub dell’Agenzia delle Entrate che controllerà, smisterà ed invierà ai destinatari le fatture elettroniche.
Vediamo di seguito le principali regole da conoscere per arrivare preparati all’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2019.
Cos’è la fattura elettronica, come si emette e come si riceve
La fattura elettronica altro non è che un file in formato XML che, a partire dal 1° gennaio 2019, i soggetti obbligati dovranno consegnare ai propri clienti e fornitori passando per il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.
Il SdI è il “postino virtuale” che avrà il compito non solo di consegnare le fatture elettroniche ai destinatari, ma anche di effettuare i controlli sul file. In caso di esito positivo, il documento sarà consegnato al destinatario, mentre in caso di esito negativo, la fattura sarà scartata e dovrà essere nuovamente trasmessa entro il termine di cinque giorni.
Grazie al Sistema di Interscambio, l’Agenzia delle Entrate e il MEF avranno a disposizione tutti i dati delle operazioni effettuate dai soggetti passivi IVA non solo in relazione alle operazioni B2B ma anche B2C. La fattura elettronica sarà infatti obbligatoria non soltanto tra titolari di partita IVA ma anche nei confronti dei consumatori finali.
La fattura elettronica ha le seguenti caratteristiche:
- autenticità dell’origine, ovvero è necessario che l’identità del fornitore o prestatore di beni o servizi dovrà essere certa;
- integrità del contenuto, ovvero che i dati obbligatori da indicare (disciplinati dall’art. 21 del DPR 633/1972) non potranno essere alterati;
- leggibilità non solo per finalità commerciali ma anche ai fini di verifica e controlli da parte delle Autorità preposte.
Fattura elettronica, 3 milioni di soggetti obbligati dal 1° gennaio 2019
A partire dal 1° gennaio 2019 saranno obbligati all’emissione e alla ricezione della fattura elettronica tutti i titolari di partita IVA: grandi, piccole e medie imprese, così come il popolo degli esercenti arti e professioni.
Gli unici soggetti esonerati dall’obbligo di emissione delle e-fatture saranno i contribuenti titolari di partita IVA in regime forfettario. Tali soggetti rientreranno tuttavia tra coloro che sono in ogni caso obbligati a ricevere le fatture esclusivamente in formato elettronico.
In merito si segnala che tra i soggetti esonerati potrebbero rientrare anche medici e farmacisti, grazie alle novità previste dal Decreto Legge n. 119/2018.
Fattura elettronica: come funziona per le operazioni con l’estero
Per le operazioni con l’estero, l’emissione della fattura elettronica sarà facoltativa.
Chi, tuttavia, dovesse scegliere di emettere fattura in formato elettronicO per operatori residenti all’estero, si troverà di fronte a due diverse situazioni:
- operazioni verso Paesi UE soggette a Reverse Charge (codice IVA N6);
- operazioni verso Paesi Extra UE non soggette ad IVA (codice N2).
Chi sceglierà di inviare e ricevere le fatture estere con la tradizionale modalità cartacea dovrà fare i conti con un nuovo adempimento fiscale: si tratta di quello noto tra gli addetti ai lavori come esterometro, la comunicazione mensile dei dati delle operazioni transfrontaliere.
Come conservare le fatture elettroniche
Tutto digitale, anche la conservazione: in tal caso sarà possibile avvalersi di due diverse opzioni.
Sarà possibile conservare le fatture elettoniche tramite il servizio gratuito messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate o mediante i servizi offerti a pagamento dalle diverse case produttrici di software.
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