Fattura elettronica: i commercialisti si dividono sull’entrata in vigore dell’obbligo, il 14 dicembre 2018 l’ANC ha depositato ricorso per la proroga della misura, mentre l’AIDC si dissocia e ritiene inutile tale azione.
La fattura elettronica necessita di una proroga d’urgenza, la misura non può entrare in vigore il 1° gennaio 2019, a dirlo è l’ANC che ha depositato un ricorso contro l’Agenzia delle Entrate per il differimento dell’avvio dell’obbligo.
L’Associazione Nazionale dei Commercialisti ha compiuto un atto estremo ma necessario secondo il Presidente Marco Cuchel che ha dichiarato di essere giunto al punto di dover depositare un ricorso presso il Tribunale Civile di Roma per sperare in una proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo dei fattura elettronica.
Il motivo non è nuovo e consiste nella scarsa tutela della privacy per le imprese e i titolari di Partita IVA che a breve saranno tenuti all’obbligo di fattura elettronica. Tale misura infatti prevede una raccolta massiva di dati e informazioni commerciali che metterebbero a rischio la sicurezza di un intero sistema economico.
L’AIDC si dissocia dalla richiesta dell’ANC pubblicando a sua volta un comunicato stampa di risposta in data 14 dicembre 2018 dove ha scritto di non ritenere che “tardive istanze, di differimento o proroga, siano di giovamento ad alcuno”.
Mentre i commercialisti si dividono, il Governo del Cambiamento pensa al gettito fiscale, il Garante della Privacy e l’Agenzia delle Entrate lavorano per migliorare il sistema di protezione dei dati, il 1° gennaio 2019 si avvicina e la fattura elettronica corre veloce verso l’avvio dell’obbligo.
Fattura elettronica: proroga d’urgenza, il ricorso dell’ANC contro l’Agenzia delle Entrate
Il ricorso dell’ANC per una proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica è arrivato solo alla fine di un percorso di “segnalazioni, istanze, richieste di incontro a tutte le istituzioni e le autorità coinvolte”.
Nel comunicato stampa del 14 dicembre 2018 con cui l’ANC ha reso pubblico il ricorso, il Presidente Marco Cuchel ha inoltre ricordando che è stata l’Associazione Nazionale dei Commercialisti a segnalare il pericolo per la protezione dei dati personali al Garante Privacy.
Dopo la segnalazione da parte dell’ANC il Garante della Privacy ha poi pubblicato una nota contro l’Agenzia delle Entrate successivamente alla quale è stato avviato un tavolo tecnico per la revisione delle regole della fattura elettronica al fine di rendere il sistema conforme alla nuova normativa UE in tema di protezione dei dati personali.
Dopo la nota del Garante Privacy la situazione non è migliorata, infatti mentre Fratelli d’Italia in data 12 dicembre 2018 ha manifestato contro l’avvio generalizzato dell’obbligo di fattura elettronica, il Governo Lega M5S e il MEF hanno pensato di “calmare gli spiriti bollenti” escludendo medici e farmacisti.
Ma nell’escludere tali categorie il Ministro dell’Economia Tria non ha perso occasione per confermare l’avvio dell’obbligo della fattura elettronica a partire dal 2019 per pure esigenze di gettito fiscale.
Dopo le novità sulla fattura elettronica introdotte nel testo definitivo del DL n. 119/2018 convertito in legge in data 13 dicembre 2018, ora il Governo punta dritto all’approvazione della Legge di Bilancio 2019 prevista proprio in questi giorni e comunque entro fine anno.
Fattura elettronica: proroga o no? Scontro fra commercialisti
In questo contesto turbolento e poco propenso a una proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica l’Associazione Nazionale dei Commercialisti non solo non si dà per vinta ma si spinge fino alla “misura estrema” del ricorso in Tribunale per il differimento di tale avvio:
“almeno fino a quando il sistema non sarà sanato da una serie di vizi relativi al possibile uso improprio dei dati, vizi che pongono gravissimi pregiudizi sulla privacy degli utenti e sulla sicurezza del sistema economico del Paese.”
Il Presidente dell’ANC Marco Cuchel ha poi dichiarato che:
“nel ricorso sono state denunciate le lesioni del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali di cui all’art. 2 della Costituzione e all’art. 8, § 1 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e all’art. 16, § 1 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, in relazione al Regolamento europeo 2016/679.”
Ma non tutti i commercialisti la pensano allo stesso modo, infatti l’AIDC critica l’azione dell’ANC precisando inoltre che quest’ultima “non è rappresentativa dell’intero panorama degli iscritti all’albo dei Dottori Commercialisti” pertanto essa “non rappresenta il pensiero dell’intera categoria”.
L’Associazione Italiana Dottori Commercialisti dunque prende le distanze dalla richiesta di proroga dell’ANC ritenendo che, arrivati a questo punto, un differimento della data di entrata in vigore della fattura elettronica non possa comportare alcun tipo di giovamento.
Di seguito entrambi i comunicati stampa del 14 dicembre 2018 dell’ANC e dell’AIDC:
Si ricorda che il testo della Legge di Bilancio 2019 è attualmente in fase di esame al Senato e non ci sono novità in merito a una proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica.
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