Al di là della voluta leggerezza (che di quest’epoca è quasi un atto dovuto) resta da chiedersi perché abbiamo costruito una società con tanta ansia di apparire e raccontare.
Nessuna domanda a parere di chi scrive delinea meglio lo spirito italico come la sempre verde “Cosa fai a Ferragosto?”. Questa domanda per chi già da anni si interroga sul perché alle persone interessi tanto sapere “Cosa fai a Capodanno”?, è emblematica di un Paese che, anche in questo, suole distinguersi dagli altri.
Perché in verità mentre “Cosa fai a Capodanno” capita di sentirselo chiedere anche all’estero o da stranieri, la preoccupazione su come uno impegnerà quella manciata di ore che separano il 14 dal 16 di agosto è tutta italiota.
E la dice lunga su come siamo, e su ciò a cui diamo importanza. Almeno a livello generale, si intende.
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