Fesi 2023 (servizi resi nel 2022): ecco le informazioni riferite a importi e data di pagamento.
Arrivano nuove - e affidabili - informazioni in merito al pagamento del Fesi dell’anno 2023, riferito ai servizi resi nel 2022, per il personale delle Forze Armate. Sottolineiamo “affidabili” perché in queste ultime settimane se ne sono dette tante a riguardo, spesso cadendo in errore: ad esempio c’è chi ha detto che quest’anno il Fesi sarebbe stato pagato in tre separate tranche, chi ha osato persino una.
Una trattazione che ha generato confusione tra il personale delle Forze Armate, speranzoso di ottenere i compensi finanziati dal Fesi il prima possibile e che denota, come sottoscritto da Aspmi (Associazione sindacale professionisti militari) “una scarsa conoscenza della materia” nonché “molta superficialità nel fornire informazioni”.
Per questo motivo Aspmi ha deciso d’intervenire facendo chiarezza su quando effettivamente verrà pagato il Fesi e ricordando quali sono gli importi spettanti a seconda dei singoli casi.
Cos’è il Fesi
Per chi ancora non lo sapesse, il Fesi - acronimo che sta per Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali - è disciplinato dall’articolo 5 del decreto n.171/2007 del presidente della Repubblica, e viene finanziato dalle risorse provenienti da:
- risparmi di spesa e di gestione dell’Amministrazione;
- specifiche disposizioni normative che destinano risparmi per promuovere miglioramenti nell’efficienza dei servizi;
- una quota non inferiore al 20% derivante dalle risorse assegnate all’attività operativa/addestrativa (risorse prelevate dai Compensi forfettari);
- provvedimenti che dispongono stanziamenti in relazione a quanto previsto dall’articolo 19, comma 1, della legge 4 novembre, n.183 anno 2010 (fondi destinati alla Specificità delle Forze Armate);
- eventuali avanzi di risorse assegnate e distribuite al personale dai FESI precedenti.
In aggiunta, al Fesi si sommano ulteriori:
- 16,5 milioni circa a partire dall’anno 2009;
- 4 milioni circa a partire dall’anno 2010;
- 7 milioni circa derivanti dalle risorse non impiegate dal provvedimento di Concertazione 2016-2018;
- 13 milioni circa per l’anno 2018, 26 milioni circa per l’anno 2019, 39 milioni circa a decorrere dall’anno 2020;
- 53 milioni circa a decorrere dall’anno 2019 e fino al 2021
- altre risorse derivanti dalla progressiva riduzione del personale militare e somme non impiegate con precedenti decreti del Fesi.
Come viene calcolato il Fesi
Queste risorse vengono destinate al personale in servizio nel 2022 e distribuite seguendo una serie di criteri, come individuati da un apposito decreto del ministero della Difesa che ogni anno - facendo la conta delle risorse a disposizione - fissa le regole per la ripartizione.
L’importante è rispettare una serie di principi, in quanto la regola vuole che il Fesi venga utilizzato per:
- fronteggiare particolari situazioni di servizio;
- incentivare l’impegno del personale nelle attività di funzionamento individuate dai rispettivi Vertici;
- compensare l’incentivazione della produttività collettiva al fine del miglioramento dei servizi.
Per il 2023, ma come anticipato si guarda al 2022, per il Fesi ci sono circa 37 milioni di euro in meno e di conseguenza l’importo spettante sarà più basso di quanto percepito lo scorso anno. In realtà il decremento sarebbe stato di 53 milioni di euro se non ci fosse stato un ulteriore finanziamento di 16 milioni di euro circa con la legge di Bilancio 2022, per i quali però siamo ancora in attesa del relativo Dpcm con il quale verranno ripartire le risorse tra i vari comparti.
Ciò significa che anche quest’anno il Fesi verrà pagato in due separate tranche, con un importo pari a:
- circa 3 euro lordi per ogni giornata di servizio resa nel 2022 (più le relative maggiorazioni);
- circa 50 euro lordi, importo uguale per tutti e una tantum, erogati grazie allo stanziamento dei suddetti 16 milioni di euro con la legge di Bilancio 2022.
Quando viene pagato il Fesi Forze Armate
Fatta chiarezza sugli importi, l’Associazione sindacale professionisti militari (Aspmi) ha svelato anche le date di pagamento. Per quanto riguarda la parte più cospicua del Fesi l’accredito è atteso per il mese di luglio, direttamente nel cedolino ordinario.
Per la quota restante di 50 euro lordi, invece, al momento non è possibile fare una previsione in quanto bisognerà attendere la pubblicazione del relativo Dpcm di ripartizione delle risorse.
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