Feste private, Conte: “Non manderemo polizia a casa”

Mario D’Angelo

13/10/2020

Giuseppe Conte rassicura gli italiani dopo le parole di Speranza sulle segnalazioni delle feste private da parte dei cittadini

Feste private, Conte: “Non manderemo polizia a casa”

Quella sulle feste private rimane una responsabilità. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto tornare sul tema delle presunte sanzioni previste per riunioni fra amici, familiari e conoscenti in casa che eccedono il numero raccomandato di partecipanti, dopo le agguerrite proteste dell’opposizione sui social network.

Conte tenta di sedare le polemiche scaturite dalle dichiarazioni del ministro Roberto Speranza effettuate nel corso della trasmissione Che Tempo che Fa.

Feste private, bufera social su Speranza

A una domanda di Fabio Fazio circa la difficoltà di monitorare il rispetto del limite di 6 invitati per festa, il ministro della Salute ha detto di confidare nelle segnalazioni da parte dei cittadini stessi.

I leader dell’opposizione Giorgia Meloni e Matteo Salvini, in merito alla vicenda, sui social hanno rievocato la Stasi della Germania dell’Est e la Psico-Polizia di orwelliana memoria.

La questione delle riunioni e delle feste private pone difficili interrogativi circa il potere dello Stato sulla vita privata dei cittadini. Una cosa è imporre l’uso di mascherine quando si è fuori, un’altra è ciò che si fa nell’ambito della propria sfera privata.

Conte, non manderemo polizia a casa

Intervenuto sulla questione durante una conferenza stampa, Conte ha voluto ribadire che le violazioni delle norme contenute nel Dpcm sugli assembramenti non saranno sanzionabili se avvengono in casa.

Dobbiamo migliorare i comportamenti anche nelle abitazioni private: dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti. Vi invitiamo a limitare il numero di ospiti, non più di 6, e di non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose. Ma non manderemo la polizia nelle case”, ha detto il presidente.

Le nuove regole sul contagio, ha detto Conte, “comportano sacrifici”, ma il Governo è determinato “a evitare un lockdown generalizzato”. Le feste in casa possono essere fonti di pericolo di contagio, ma l’esecutivo ha dato il proprio impegno a “non adottare misure sproporzionate”.

“Nessuna torsione della democrazia” - ha ribadito Conte. “Abbiamo fatto tutto il necessario in linea con la Costituzione”.

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