Fiducia di consumatori e imprese: analisi della situazione economica italiana
La mattinata di oggi è stata ricca di dati di rilievo per l’Italia.
L’Istat ha fornito un aggiornamento sulla fiducia di consumatori e imprese e in entrambi i casi i dati sono risultati superiori al valore fatto registrare nel mese di maggio.
Essi, però, si sono scontrati con le stime rese note sempre nella mattinata odierna sul livello di Deficit/PIL e sulla pressione fiscale italiana.
L’economia italiana è in una situazione di chiaroscuro?
Secondo il Calendario Economico la fiducia dei consumatori italiani è in netto rialzo attestandosi ad un valore di 100,6 punti nel mese di giugno.
Un dato più elevato rispetto sia a quello del mese precedente (pari a 94,3) che alle attese degli analisti (97,3).
Il risultato di oggi - che fa ben sperare per il futuro - è rinforzato dal dato sulla fiducia delle imprese italiane che è in rialzo (anche se ancora al di sotto delle aspettative degli analisti) passando da un valore di 71,2 di maggio ad un valore di 79,8 punti per il mese di giugno contro previsioni a 80 punti.
Nonostante i segnali positivi provenienti dal sentiment l’Istat continua a dipingere un quadro economico in chiaroscuro.
Questa mattina, l’Istituto italiano ha divulgato i dati sul rapporto deficit/PIL e sulla pressione fiscale italiana facendo anche una panoramica sulla dinamica delle entrate e delle uscite della penisola nel primo trimestre di quest’anno mostrando:
- un deficit/PIL pari al 10,8% contro l’obbiettivo fissato dal Governo Conte di 10,4%;
- una pressione fiscale al 37,1% in rialzo di 0,5 percentuali punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
- sia le entrate totali che le uscite totali hanno fatto registrare un rialzo rispettivamente del 3,6% e del 3,8% nel primo trimestre di quest’anno su base tendenziale.
La spesa per i consumi delle famiglie si è ridotta del 6,4% rispetto al trimestre precedente contro una flessione del reddito disponibile pari all’1,6% rispetto allo stesso periodo. In aumento la propensione al risparmio con un +12,5%.
Sia i dati sul Deficit/PIL che sia consumi e risparmi delle famiglie italiane risentono molto delle misure di contenimento messe in atto dal Governo Conte per fronteggiare l’ondata di COVID-19.
Quale futuro per l’Italia
Le previsioni non ottimistiche sul futuro dell’economia italiana parlano di un rapporto deficit/PIL superiore all’11% in futuro, come conseguenza delle misure da prendere per contingentare gli effetti del COVID-19.
Questo dato, in parte in linea con le stime del Fondo Monetario Internazionale che parlano di un rapporto Deficit/PIL al 12,8%, va a peggiorare il quadro macroeconomico italiano già fortemente appesantito sia dalla pandemia, da bassi livelli di crescita del PIL e da un mercato del lavoro inefficiente.
Nonostante i segnali negativi provenienti dal futuro andamento delle finanze pubbliche italiane, spiragli di ripresa ci sono e provengono da soggetti economici rilevanti per il sistema economico italiano.
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