Come funziona il fondo per le imprese in difficoltà? Vediamo in cosa consiste l’agevolazione e con quali requisiti. Le domande si possono presentare a Invitalia dal 20 settembre 2021.
Il quadro normativo per fare domanda per i finanziamenti destinati alle imprese è completo: il Ministero per lo Sviluppo Economico ha firmato il decreto direttoriale del 3 settembre con tutte le regole.
I finanziamenti verranno erogati dal Fondo per il sostegno alle grandi imprese in temporanea difficoltà finanziaria, fino all’esaurimento dei 400 milioni stanziati. Le domande si possono presentare dal 20 settembre, e verranno gestite da Invitalia.
Per poter accedere ai finanziamenti, le imprese devono presentare un piano di rilancio dell’azienda o di un suo asset, che illustri:
- le azioni che si intendono compiere per sostenere la ripresa o la continuità dell’attività d’impresa;
- le prospettive di collocazione dell’impresa sul mercato, giustificando la situazione di difficoltà temporanea e la capacità di rimborso integrale del finanziamento eventualmente concesso;
- le azioni per ridurre gli impatti occupazionali connessi alla situazione di temporanea difficoltà finanziaria;
- le esigenze di liquidità per il prosieguo dell’attività, così come le ulteriori azioni che si intendono intraprendere ai fini di una eventuale operazione di ristrutturazione aziendale, incluse la cessione o rilevazione dell’impresa o di suoi asset.
Ma con quali requisiti si accede ai finanziamenti e come funziona l’agevolazione? Scendiamo nel dettaglio.
Finanziamenti imprese in difficoltà: i requisiti per accedere all’agevolazione
L’agevolazione spetta alle grandi imprese, anche in amministrazione straordinaria, operanti sul territorio nazionale e in qualsiasi settore economico (a eccezione del settore bancario, finanziario e assicurativo) che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione sono in possesso dei seguenti requisiti:
- versano in situazione di temporanea difficoltà finanziaria a causa della pandemia;
- presentano prospettive di ripresa dell’attività;
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
- hanno una sede legale e operativa situata sul territorio nazionale;
- non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico;
- non sono destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
- i cui legali rappresentanti o amministratori non sono stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda.
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Finanziamenti imprese in difficoltà, domande al via dal 20 settembre 2021. Come funziona l’agevolazione
Termini e modalità per la presentazione della domanda per ottenere il finanziamento sono stati descritti nel decreto direttoriale 3 settembre 2021.
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 20 settembre 2021 e fino alle ore 11:59 del 2 novembre 2021.
Servirà lo SPID, e bisognerà seguire la procedura informatica messa a punto da Invitalia.
Mancano ancora i moduli da compilare, ma Invitalia li renderà disponibili prima dell’apertura dei termini per la presentazione della domanda.
Le imprese in possesso dei requisiti possono fare domanda per l’agevolazione, che viene erogata sotto forma di finanziamento agevolato, da restituire in cinque anni. L’importo complessivo non può essere superiore, alternativamente:
- al doppio della spesa salariale annua dell’impresa proponente per il 2019 o per l’ultimo esercizio disponibile, compresi gli oneri sociali e il costo del personale che lavora nel sito dell’impresa ma che figura formalmente nel libro paga dei subcontraenti. Nel caso di imprese create a partire dal 1° gennaio 2019, l’importo massimo del finanziamento non può superare i costi salariali annui previsti per i primi due anni di attività;
- al 25% del fatturato totale dell’impresa proponente nel 2019.
In ogni caso, l’importo del finanziamento concesso alla singola impresa o al gruppo di imprese beneficiare non può superare i 30 milioni di euro.
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