Finanziamento con busta paga falsa: ecco quali sono i rischi

Claudio Garau

13/07/2022

Alterare la busta paga e manometterla, per mostrare una situazione reddituale migliore e aumentare il livello di credibilità e le possibilità di ottenere un finanziamento, comporta grossi rischi.

Finanziamento con busta paga falsa: ecco quali sono i rischi

Alterare una busta paga e falsificarla per ottenere un finanziamento: non è un comportamento così raro nella realtà concreta, ma chiaramente chi sceglie questa strategia per facilitare l’erogazione della somma desiderata, sta andando contro la legge.

Modificare i dati della busta paga, rendendola di fatto non più corrispondente alla realtà, non è operazione che implica il possesso di elevate doti tecniche, ma ovviamente il richiedente il prestito o finanziamento evita di rivolgersi alla banca in cui è correntista. Il motivo è molto semplice: l’istituto di credito potrebbe facilmente controllare se a quelle buste paga corrispondono altrettanti accrediti in conto. Ecco perché andrà a chiedere il finanziamento presso altri istituti di credito o società finanziarie, nelle quali non è personalmente conosciuto.

Di seguito vogliamo affrontare proprio l’argomento della busta paga falsa, in particolare vedendo quali sono i rischi che derivano da un finanziamento ottenuto tramite alterazione dei dati del prospetto in questione. Che cosa può succedere all’autore della falsificazione? Quali sono i rischi a livello legale? Scopriamolo nel corso di questo articolo.

Busta paga falsa: che cos’è

Di fatto la busta paga altro non è che un prospetto nel quale debbono comparire elementi quali nome, cognome e qualifica professionale del lavoratore, il periodo al quale la retribuzione si riferisce e tutte le altre informazioni che formano detta retribuzione - nonché distintamente le singole trattenute. Il datore di lavoro ha l’obbligo di consegnarla a ogni singolo dipendente, insieme alla retribuzione.

Essa nel corso del tempo ha assunto un’importanza sempre maggiore, poiché nella busta paga sono indicati, oltre al periodo lavorativo di riferimento, tutti i dati che concorrono a individuare la retribuzione lorda e le deduzioni che conducono alla paga netta. La retribuzione lorda, fissata dai Ccnl applicati nel luogo di lavoro, è quella su cui debbono essere fatte le trattenute previdenziali e fiscali, mentre la retribuzione netta è quella al netto delle ritenute sociali e fiscali.

Ebbene, come abbiamo accennato, creare una busta paga falsa in uno o più elementi non è operazione così complessa dal punto di vista tecnico. Sono sufficienti un pc, un software di videoscrittura, uno scanner e una stampante per realizzare documenti di qualsiasi tipo. Per questa via, colui che vuole aggirare la legge potrà far credere di essere dipendente di una grande e nota società e di incassare mensilmente molto di più della retribuzione effettiva.

Le possibilità di alterazione sono potenzialmente tantissime: pensiamo anche al caso della busta paga vera e corretta, che viene alterata in rapporto ai dati dell’intestatario - senza toccare la retribuzione.

Falsificazione del cedolino paga e blocco del finanziamento

Chiaro che, nel momento in cui si richiede un finanziamento o un prestito presso un istituto di credito o società finanziaria, occorre provare di essere in grado di restituirlo. Ecco perché l’addetto vorrà certamente conoscere l’ammontare del reddito e la sua fonte. Vi saranno maggiori possibilità di ottenere un finanziamento se si tratta di un lavoro continuativo nel tempo e non occasionale, oppure se il reddito è collegato al versamento di una pensione.

In altre parole, oltre che nell’ambito del rapporto di lavoro tra datore di lavoro e lavoratore, la busta paga ha anche rilevanza all’esterno. Banche, finanziarie, proprietari di case da affittare di regola chiedono - a chi vuole un prestito o una casa in affitto - la busta paga per verificare che quel soggetto abbia un lavoro e il collegato reddito, e che dunque sia finanziariamente credibile. Grazie al reddito, infatti, il soggetto finanziato potrà coprire via via nel corso del tempo le varie rate del finanziamento.

Ma appunto può succedere che qualcuno, senza gli idonei requisiti di reddito (ad es. perché svolge un lavoro part time e a tempo determinato o perché disoccupato), alteri il documento in oggetto cercando e sperando di conseguire il prestito con una busta paga falsa.

Non devi aver nessun dubbio a riguardo: si tratta di un comportamento vietato dalla legge. Infatti laddove emerga la falsità di uno o più elementi nella busta paga (pensiamo al caso classico dell’alterazione del dato della retribuzione) la richiesta di prestito sarà bloccata e, conseguentemente, il finanziamento non verrà assegnato.

Busta paga alterata e rischi a livello penale: si tratta di truffa?

Se la somma del prestito è già stata erogata alla persona che ha mentito sulla busta paga per facilitarne l’erogazione, la conseguenza è una denuncia per il reato di truffa. Di riferimento è l’art. 640 del Codice Penale. I rischi a livello penale non sono indifferenti, in quanto includono pene detentive corrispondenti a più anni di reclusione. Ecco perché chi intende alterare una busta paga, farebbe bene a cambiare idea.

E d’altronde di truffa chiaramente si tratta: la busta paga falsa o alterata è frutto di un’attività caratterizzata dagli ’artifizi’ o ’raggiri’, mirati a ’indurre in errore’ la banca o la finanziaria nell’assegnare un prestito che, altrimenti, non avrebbe concesso.

Per questa via colui che falsifica il cedolino paga, ottiene un ’ingiusto profitto’ con collegato danno per il soggetto erogatore. Questo è il meccanismo che tipicamente si trova in ogni reato di truffa, e la falsificazione di busta paga ne è un limpido esempio.

Attenzione però: non sempre la truffa deve essere portata a compimento. Infatti anche se la falsificazione della busta paga non ha raggiunto il suo scopo, la banca o finanziaria potrà comunque fare denuncia per truffa tentata, la quale rileva anch’essa dal punto di vista penale seppur con una sanzione minore per il responsabile.

Conseguenze negative per chi ha ’truccato’ la busta paga

Dal punto di vista giuridico, quando il malintenzionato viene scoperto le cose si complicano parecchio. Infatti, dalla falsificazione della busta paga correlata alla richiesta di concessione di un finanziamento scaturisce un procedimento penale per truffa, consumata se il finanziamento è stato ottenuto, tentata se è fallito. Il soggetto finanziatore infatti si rivolgerà con tutta probabilità alle autorità e segnalerà l’accaduto per ottenere tutela.

Ovviamente nel mirino finirà chi aveva presentato la busta paga falsa, mentre la banca o finanziaria vittima degli artifici o raggiri ha diritto alla restituzione totale dell’importo versato, oltre agli interessi e al risarcimento dei danni.

E come in una sorta di concatenazione di conseguenze, per il soggetto che ha falsificato la busta paga vi sono sono ripercussioni anche in riferimento all’acquisto di beni con il finanziamento. Detti beni infatti possono essere sequestrati, al fine di garantire la legittima pretesa della banca o finanziaria a riottenere quanto finanziato.

Prestiti o mutui futuri e segnalazione al Crif: cosa succede?

Se saranno accertate le responsabilità innanzi a un giudice, per l’autore della falsificazione della busta paga vi sarebbe la fedina penale sporca, ma anche l’impossibilità di richiedere in futuro prestiti o mutui, al di là dell’effettivo importo richiesto. Soprattutto l’istituto di credito potrebbe segnalare il responsabile al Crif come cattivo pagatore e questo ulteriormente danneggerebbe la posizione di chi, per ottenere un finanziamento, ha scelto la strada dell’alterazione della busta paga.

Concludendo, non è per nulla conveniente truccare il cedolino per avere più chance di conseguire un finanziamento. In alternativa, vi è la possibilità di optare per soluzioni di prestito senza busta paga, presso finanziarie che ne danno l’opportunità. Tuttavia sarà necessario dare altre garanzie (ad es. la presentazione della dichiarazione dei redditi).

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