Fino a che importo si può pagare una fattura in contanti

Patrizia Del Pidio

02/08/2024

Fino a che importo si può pagare una fattura in contanti? Al di là dei limiti vediamo quali sono i rischi che si corrono se non si utilizzano pagamenti tracciabili.

Fino a che importo si può pagare una fattura in contanti

Si può pagare una fattura in contanti? Fino a che importo? Nulla vieta di saldare una fattura utilizzando i contanti. Può capitare di farlo per quelle di piccolo importo o con fornitori piccoli che preferiscono avere soldi liquidi piuttosto che pagamenti elettronici. Il problema principale, però, è che negli ultimi anni si è intensificata la lotta all’evasione fiscale che ha portato a prediligere, quasi sempre, i metodi di pagamento tracciabili.

Una delle conseguenze di questa scelta ha indotto a rendere molte spese detraibili solo se pagate con mezzi di pagamento tracciabili (solo per alcune spese mediche resta la possibilità di detrazione anche se si paga in contanti). Questo aspetto, però non ha conseguenze sulla possibilità di utilizzare i contanti oppure no, si fa solo in modo di rendere maggiormente conveniente il pagamento con bancomat o carta di credito.

Quello che bisogna mettere in conto, quando si paga una fattura in contanti, però, è che la scelta comporta rischi a livello fiscale, considerando, tra l’altro, che imprenditori, autonomi con partita Iva o professioni sono maggiormente esposti a eventuali controlli.

Fino a che importo si può pagare una fattura in contanti?

Il limite di trasferimento dei contanti è fissato a 5.000 euro e di fatto si possono saldare con i liquidi fattura che hanno un importo fino a 4.999 euro. Quello che si deve mettere in conto nel farlo è che l’Agenzia delle Entrate, ormai, conosce tutte le operazioni effettuate dal professionista, dall’azienda o dal privato grazie alla fattura elettronica che è trasmessa in via telematica direttamente.

I movimenti fiscali dei soggetti Iva, quindi, sono totalmente trasparenti per l’amministrazione tributaria. I passaggi di denaro tra chi compra e chi vende, tra chi fornisce un servizio e chi lo riceve, quindi, sono ormai registrati su dati informatizzati. L’anomalia, in tutto questo, è l’uso del contante che, via via, ha limiti sempre più stringenti che, se superati, comportano sanzioni amministrative.

Appurato che si può saldare una fattura in contanti se ha un importo che non supera i 4.999 euro, quali sono i rischi che corre chi la paga in contanti?

Pagare una fattura in contanti, quali rischi con il Fisco?

I controlli fiscali sono volti a verificare non solo il reddito, ma anche le detrazioni e le deduzioni. Se il Fisco mette in dubbio il pagamento di una fattura di beni che danno diritto a detrazioni o deduzioni, se il saldo è tracciabile è facilmente dimostrabile di averla pagata. Se il pagamento avviene in contanti, però, non è possibile dimostrare che il saldo sia davvero avvenuto e il rischio che si corre, non potendo dimostrare di aver sostenuto il costo riportato nella fattura, che lo stesso non venga riconosciuto e sull’importo in questione sia chiesto il pagamento delle imposte.

Quando una fattura elettronica è pagata in contanti il codice da inserire nella modalità di pagamento è MP01. In caso di controllo fiscale, però, i pagamenti delle fatture effettuati in contante non saranno dimostrabili. Se il contribuente non ha documentato il pagamento delle fatture non può essere accertato e, pertanto, per il Fisco le fatture non risultano pagate e quegli importi saranno imputabili a tassazione.

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