L’Italia in cima alla classifica europea per evasione fiscale, seguita dalla Danimarca. Ogni anno in Europa vengono sottratti al Fisco 825 miliardi di euro.
Italiani popolo di santi, poeti e navigatori. E anche di evasori. È quanto emerge dai dati elaborati dal Sole 24 Ore sulla base della relazione su reati finanziari, evasione ed elusione fiscale approvata il 26 marzo scorso dal Parlamento europeo.
L’Italia conferma questo triste primato in Europa e forse non sorprende neanche il secondo posto occupato dalla Danimarca, Paese in cui vige un’alta pressione fiscale.
Complessivamente, l’evasione fiscale costa all’Unione Europea circa 825 miliardi l’anno.
Evasione fiscale, Italia e Danimarca in testa
Nella classifica stilata dal quotidiano economico-finanziario, svetta l’Italia: nel nostro Paese ogni abitante evade circa 3.156 euro all’anno. A stretta distanza c’è la Danimarca dove la cifra evasa da ciascun cittadino si aggira intorno ai 3.027 euro.
“La Danimarca, secondo l’ultimo rapporto della Commissione europea, è il Paese nel quale vige la più alta imposizione fiscale complessiva rispetto al prodotto interno lordo, oltre il 45%”
annota il Sole 24 Ore.
Sul gradino più basso del podio troviamo il Belgio con un’evasione pro capite media di 2.676 euro. Nella top five, ci sono anche Lussemburgo e Malta, rispettivamente con 2.657 euro e 2.059 euro. Sopra la media europea che è pari a 1.634 euro pro capite, si posizionano anche Finlandia (1.934), Grecia (1.847), Francia (1.739) e Svezia (1.687).
In fondo alla classifica troviamo i Paesi dell’UE più virtuosi: Bulgaria, Romania e Repubblica Ceca, rispettivamente con 544, 824 e 833 euro di evasione per abitante.
Quanto costa l’evasione all’anno
Con l’approvazione della relazione su reati finanziari, evasione ed elusione fiscale, il Parlamento europeo ha dunque condiviso e fatto propria la stima del ricercatore Richard Murphy, secondo il quale l’evasione fiscale nella UE ammonta a circa 825 miliardi l’anno.
Anche in valori assoluti, l’Italia sale sul podio con una evasione annua di circa 190,9 miliardi, seguita dalla Germania con 125,1 miliardi evasi ogni anno e dalla Francia con 117,9 miliardi.
Per rendersi conto di quanto pesi l’evasione in Europa, il quotidiano ha calcolato che
“ogni giorno in Europa vengono sottratti al Fisco 2,25 miliardi di euro, vale a dire 94 milioni all’ora o, se si preferisce, 1, 5 milioni al minuto. Ogni secondo che passa, insomma, i Paesi europei non incassano 26.113 euro”.
I Paesi UE vogliono combattere l’evasione?
All’approvazione della relazione in materia di evasione fiscale, il Parlamento europeo ha fatto seguire una serie di raccomandazioni cui l’aula ha dato il via libera con 505 voti a favore, 63 contrari e 87 astensioni.
Nel documento, il Parlamento ricorda che la Commissione europea ha criticato sette Stati membri (Belgio, Cipro, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Malta e Paesi Bassi)
“per le lacune riscontrate nei loro sistemi fiscali, le quali agevolano la pianificazione fiscale aggressiva, affermando che tali politiche compromettono l’integrità del mercato unico europeo”.
Cinque di questi Paesi - Cipro, Irlanda, Lussemburgo, Malta e Paesi Bassi – sono stati ritenuti paradisi fiscali, ed è per questo che si invita la Commissione a considerarli come tali “fino a quando non saranno attuate riforme fiscali sostanziali”.
Ma la vera questione che si pone il Parlamento è un’altra: i Paesi dell’Ue vogliono davvero combattere l’evasione-elusione fiscale e la criminalità finanziaria?
Le azioni dei singoli Stati sembrano poco efficaci ed è per questo che si propone di istituire un fronte centralizzato composto da una forza di polizia finanziaria europea, da una intelligence finanziaria comune, un organismo di controllo antiriciclaggio e un organismo fiscale globale all’interno delle Nazioni Unite.
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