Mentre si discute della bozza di riforma fiscale e federalismo sono in tanti a chiedersi in quali Regioni si pagano più tasse. Ecco un breve excursus
Si parla ormai da molto tempo di federalismo fiscale, questa misura dovrebbe prevedere che il gettito fiscale resti nella Regione in cui esso è stato creato (sede delle aziende) e in quella di residenza dei contribuenti che hanno effettivamente versato il gettito.
Si tratta di una misura che non incontra il favore di tutti perché vi sono numerose Regioni che hanno un gettito fiscale più basso, questo vorrebbe dire che all’interno del territorio italiano potrebbero formarsi delle disparità particolarmente importanti in merito alle prestazioni fornite ai cittadini, in particolare scuola e sanità potrebbero vedere pesanti differenze che non farebbero altro che acuire le distanze.
D’altro lato però il Nord Italia, lamenta una pesante tassazione che viene poi ripartita sul tutto il territorio italiano e di conseguenza i benefici della ricchezza prodotta viene divisa con Regioni meno sviluppate dal punto di vista economico o in cui vi è semplicemente un maggiore tasso di evasione fiscale e lavoro nero. Queste le principali posizioni, ma sono realmente quelle del Nord le Regioni in cui si pagano più tasse? Cercheremo di analizzare questo quesito da diversi punti di vista.
Regioni con il gettito Irpef più elevato
Premettiamo che le analisi dei dati delle dichiarazioni del 2022 ancora non sono disponibili in modo completo, sebbene sappiamo già ora che c’è stata una forte riduzione dell’evasione fiscale. In base ai dati del MEF, rielaborati dall’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate, emerge che nel 2020 (dichiarazioni 2021) il totale dei redditi prodotti è stato di 865,074 miliardi per un’Irpef versata di 164,36 miliardi di euro, di questi 11,99 miliardi sono derivati dall’addizionale regionale e 4,99 dall’addizionale comunale. Metà degli italiani non versa l’Irpef, il 60% delle imposte è a carico del 13% degli italiani che hanno un reddito superiore a 35.000 euro.
Non sappiamo ancora come sono divise, ma le entrate tributarie nel 2022 sono state 486.016 miliardi, il 10,1% in più rispetto all’anno precedente. Per la sola Irpef l’incremento è stato di 6.576 milioni di euro (+3,6%)
A livello regionale, il Nord nelle dichiarazioni del 2021 ha versato 93,9 miliardi di euro, pari al 57,10% dell’Irpef totale, il Centro Italia ha versato 36,1 miliardi di euro, cioè il 21,95% del gettito totale Irpef, mentre il Sud Italia si discosta poco dal Centro Italia, ha versato nel 2021 34,4 miliardi di euro, pari 20,94% del gettito totale. Per il Centro Italia deve essere sottolineato che i dati sono trainati dalla regione Lazio, invece la Regione in cui vi è stato un maggiore gettito Irpef è stata la Lombardia con 37,5 miliardi di euro, cioè più di tutto il Sud Italia. Guardando i numeri relativi alla popolazione, il divario diventa ancora più evidente, infatti la Lombardia conta 10 milioni di abitanti, il Sud circa il doppio. Il divario tra le varie macro-aree è costante negli anni.
Il gettito 2021 ricordiamo, relativo ai redditi prodotti nel 2020, è comunque in calo rispetto all’anno precedente, molto probabilmente la contrazione è stata determinata dall’emergenza Covid. La contrazione è stata più elevata al Nord -5,38%, ferma al -4,58% al Centro e -3,19% al Sud.
Versamento Irpef pro-capite, ecco le Regioni dove si pagano più tasse
Analizziamo ora quanto versano in media i contribuenti nelle varie Regioni italiane, in questo caso si tratta delle entrate del 2022 relative ai redditi prodotti nel 2021. I dati seguenti riguardano il gettito pro-capire medio Irpef.
- Lazio: 6.785;
- Lombardia: 6.543;
- Bolzano: 5.850;
- Emilia Romagna: 5.678;
- Piemonte: 5.616;
- Liguria: 5.577;
- Veneto: 5.210;
- Toscana: 5.200;
- Friuli Venezia Giulia: 5.130;
- Valle d’Aosta: 4.945;
- Trento: 4.795;
- Umbria: 4.731;
- Campania: 4.591;
- Marche: 4.584;
- Abruzzo: 4.544;
- Molise: 4.266;
- Sardegna: 4.228;
- Sicilia: 4.221;
- Puglia: 4.032;
- Calabria: 4.019;
- Basilicata: 3.862.
Si può notare che la Regione in cui vi è un maggiore gettito pro-capite non è la Lombardia, ma il Lazio, ciò è determinato dal fatto che qui vivono funzionari dello Stato del Vaticano, le più alte cariche dello Stato e funzionari di elevato livello.
Addizionali regionali Irpef
Questi dati possono stupire ancora di più osservando le aliquote sulle addizionali Irpef delle varie Regioni. Ricordiamo che questa quota di tassazione resta in Regione. In particolare le stesse sembrano più elevate al Sud. Ad esempio la Lombardia ha un range che varia da 1,23% a 1,74, questa ultima aliquota è riservata a coloro che dichiarano un reddito superiore a 75.000 euro.
La Basilicata, quindi la Regione in fondo alla lista, applica un range compreso tra 1,23 e 2,33. La Calabria, penultima della lista, come la Campania, applica un’unica aliquota per le addizionali regionali al 2.03%. Sardegna e Sicilia invece hanno optato per l’aliquota unica all’1,23%. La Sardegna dal 2019 applica su questa quota anche importanti detrazioni per i figli a carico.
Il Friuli Venezia Giulia che si trova al nono posto della classifica ha aliquote addizionali particolarmente basse, ha scelto un range tra 0,70% e 1,23%.
La regione Lazio applica un range molto ampio, compreso tra 1,73% e 3,33%, il Piemonte 1.62% e 3,33%.
Deve essere ricordato che le addizionali Irpef (regionali e comunali) restano nella Regione in cui si applica l’imposizione fiscale.
Imu, dove si paga di più?
Anche l’Imu, Imposta Municipale Unica, è un importante tributo locale, in questo caso gli importi restano nel Comune in cui è ubicato l’immobile, insieme all’Irpef, contribuisce comunque a determinare la pressione fiscale. Le città in cui si paga di più sono Roma, Milano e Bologna, in media i contribuenti versano 2.000 euro l’anno. Seguono Genova e Torino dove in media si pagano circa 1.700 euro. Decisamente più economiche sono invece Gorizia, Catanzaro e Crotone città dove nel 2022 il versamento medio dell’Imu è stato di 650 euro. Infine c’è Asti dove per l’Imu si spendono 580 euro.
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