Luca Mannucci, fondatore di Sella Venture Partners, ci ha parlato dei nuovi trend di mercato del venture capital e delle strategie d’investimento venture in fondi di fondi.
Luca Mannucci è co-fondatore e socio amministratore di Sella Venture Partners, un fondo di fondi focalizzato sul venture capital che investe in early stage, sia in Europa sia in Nord America, e in partecipazioni secondarie LP.
Nel corso della prima edizione della 0100 Conference Mediterranean che si è tenuta a Roma, è intervenuto sul tema «Prospettive Limited Partner nel Mediterraneo: mettere il venture capital all’ordine del giorno» in cui si è parlato degli investimenti attuali e delle aspettative future dell’ecosistema venture capital e della loro diversificazione in termini di settori e industrie.
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Gli investitori come stanno affrontando le attuali prospettive di venture capital e come sta evolvendo l’asset allocation?
Per rispondere alla domanda bisogna fare una distinzione tra due categorie di investitori nel mondo dei private market, ed in particolare del venture capital: i primi sono gli investitori tradizionali, quelli che godono di una certa expertise nel settore, mentre gli altri vengono definiti “tourist investor”, ovvero quegli investitori come gli Hedge Funds che tradizionalmente investono nel mercato pubblico ed occasionalmente in quello dei mercati privati, soprattutto in momenti di euforia come nel biennio 2021/2022. Con riferimento agli investitori tradizionali, l’interesse per l’asset class del venture capital rimane elevato, soprattutto in questo momento dove le valutazioni sul mercato sono tornate a valori sostenibili. D’altra parte, i tourist investor hanno momentaneamente abbandonato il mercato del venture, come sempre succede nei momenti di contrazione. In generale, l’asset class risulta solida. I manager dei fondi sono tornati a valutare le società in maniera concreta, evitando di effettuare investimenti basati sulla «fear of missing out». Le valutazioni si sono riassestate sui valori pre-2021, basandosi su multipli realistici. Il mercato delle exits ha registrato alcune quotazioni sul mercato delle IPO nonché diverse operazioni di M&A.
Come ci piace ricordare sempre in Sella Venture Partners, questa tipologia di investimento richiede pazienza e costanza in quanto si tratta di un prodotto di medio-lungo termine. Secondo la nostra visione, ci troviamo in uno dei momenti più favorevoli per investire nel venture capital.
La strategia d’investimento in FoF quanto è attrattiva per gli investitori e quali vantaggi garantisce?
A differenza dei fondi diretti, i fondi dei fondi effettuano i loro investimenti in altri fondi. Nel caso specifico dei FoF di venture, questo significa che a ciascun investimento effettuato corrisponde un intero portafoglio di startup. Questa strategia di investimento risulta pertanto attraente per gli investitori, permettendo di ottenere una diversificazione degli asset sottostanti, sia dal punto di vista geografico che settoriale e temporale. I FoF mitigano il rischio diversificando tra più fondi di capitale di rischio piuttosto che singole società. Il portafoglio del FoF comprende in genere fondi focalizzati su vari settori, fasi e aree geografiche, riducendo l’esposizione a ogni singolo investimento. Questa diversificazione mira a fornire un profilo di rendimento più stabile e coerente rispetto a un fondo di capitale di rischio autonomo.
Gli investimenti in venture capital garantiscono un punto d’osservazione privilegiato per individuare nuovi trend di mercato: cosa prevede per il software enterprise e per il mercato healthcare e biotech?
È una domanda che ci sta a cuore, in quanto i due settori sono i nostri principali settori di attività. Il mercato dell’enterprise software, meglio conosciuto come B2B Software, è un mercato in costante e rapida crescita. Le aziende hanno necessità di digitalizzarsi per rimanere al passo con i competitor nonché con le esigenze dei propri clienti. Molti infrastrutture interne stanno migrando verso i sistemi cloud, richiamando esigenze di nuove integrazioni quali API. In accordo con i diversi report di settore, ci aspettiamo una continua e sostanziale crescita da parte del mercato anche nei confronti del B2C. Il mercato del biotech invece, segue di pari passo l’invecchiamento della popolazione nonché la continua ricerca di nuove terapie per quelle malattie che, ad oggi, risultano ancora incurabili. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, stiamo assistendo alla nascita di nuove società in grado di sfruttare l’AI per fornire terapie sempre più precise e a costi contenuti. Nei prossimi anni potremmo assistere ad una vera e propria rivoluzione del settore biotech, la quale porterà alla creazione di ottime opportunità d’investimento.
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