Nasce il fondo di solidarietà per micro e PMI. Niente prestiti alle imprese, ma aiuti a fondo perduto. Come funziona?
Un fondo di solidarietà per le micro e le PMI italiane sta per vedere la luce.
La conferma è arrivata in mattinata dal ministro dello sviluppo economico Patuanelli, nel corso di un’intervista a Il Sole 24 Ore dove si è parlato anche della possibile fusione tra Snam e Terna.
Le novità riguardanti il fondo di solidarietà per le imprese verranno inserite nel decreto aprile in dirittura d’arrivo.
Fondo di solidarietà per micro e PMI: come funziona?
Stando alle anticipazioni di Patuanelli, il fondo di solidarietà per le micro imprese e le PMI del Belpaese avrà una dotazione di circa 8 miliardi di euro e si affiancherà al bonus di 600 euro per gli autonomi, il quale salirà a quota €800 nella seconda mensilità e sarà rifinanziato con altri 5 miliardi.
Alle aziende interessate, si noti, non verranno concessi dei prestiti ma dei veri e propri contributi a fondo perduto. Come? Probabilmente per mezzo dell’Agenzia delle entrate e conseguenti accrediti su conto corrente.
Previsti dunque aiuti mirati per tutte le microimprese (per definizione quelle con un massimo di 9 dipendenti) che potrebbero ricevere un importo medio di €5.000.
“La platea che abbiamo individuato è di 1,6 milioni di soggetti”,
ha dichiarato Patuanelli.
Stop bollette a maggio, giugno e luglio
Il ministro ha inoltre aggiunto che, nel pacchetto destinato alle imprese verranno sbloccati 12 miliardi della PA e verranno introdotte agevolazioni sugli affitti e la riduzione delle bollette.
“Agiremo sulle utenze non domestiche con potenza superiore a 3kw, per un costo di 600 milioni. Per tre mesi, maggio, giugno e luglio, i contatori che hanno una potenza impiegata superiore saranno equiparati a quelli di 3 kilowatt. Questo abbatterà gli oneri fissi e chi è rimasto chiuso in questi tre mesi riceverà una bolletta quasi pari a zero.”
Al momento non sono trapelati ulteriori dettagli sulla questione. Maggiori precisazioni sul fondo di solidarietà per micro e PMI emergeranno soltanto più avanti, quando verrà pubblicato il nuovo decreto di aprile.
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