Il Fondo monetario ha annunciato che metterà in campo mille miliardi di dollari per contrastare gli effetti del Coronavirus. Ma, ammonisce l’istituto con sede a Washington, gli interventi vanno coordinati.
Siamo pronti ad utilizzare tutta la nostra potenza di fuoco per contrastare il Coronavirus. È quanto ha detto il direttore del Fondo monetario, Kristalina Georgieva, in un comunicato intitolato “Policy Action for a Healthy Global Economy”.
Il Fondo monetario è pronto ad utilizzare la sua capacità di erogare prestiti, pari a mille miliardi di dollari, per aiutare i Paesi che si trovano a dover fronteggiare il dilagare dell’epidemia.
“In primo luogo –si legge in un comunicato del Fondo monetario internazionale a firma Kristalina Georgieva – il Fondo è in grado di implementare il suo kit di strumenti flessibile e ad erogazione rapida”.
Fondo Monetario: riduzione del debito per liberare risorse
«Il Fondo monetario ha già 40 accordi in corso - sia erogati che precauzionali - con impegni combinati di circa 200 miliardi di dollari», ha aggiunto l’ex Chief executive della Banca Mondiale. «In molti casi, questi accordi possono fornire un altro veicolo per l’erogazione rapida del finanziamento della crisi».
In particolare, i fondi possono essere utilizzati per aiutare i Paesi membri, soprattutto Paesi emergenti o in via di sviluppo. L’azione del Fondo Monetario può essere d’aiuto ai Paesi più poveri “tramite una riduzione immediata del debito, utile a liberare risorse vitali da utilizzare per la spesa sanitaria, il contenimento dell’infezione e la sua attenuazione”.
Nel complesso, l’obiettivo del Fondo Monetario è di arrivare a mobilitare mille miliardi di dollari.
Fondo Monetario: le tre cose da fare in questo momento
Tre sono le tipologie di misure che l’economia globale deve adottare.
- Stimoli fiscali. Solo tramite stimoli fiscali sarà possibile evitare conseguenze di lungo termine. “I governi devono continuare (sulla linea degli stimoli fiscali, ndr) ed espanderli per raggiungere i soggetti, imprese ed individui, maggiormente colpiti”. Oltre alle iniziative dei singoli Paesi, è sempre più necessaria “un’azione coordinata e sincronizzata a livello globale”.
- Politica Monetaria. Le banche centrali devono continuare a sostenere “la domanda e spingere la fiducia tramite l’allentamento delle condizioni monetarie per assicurare il flusso creditizio all’economia reale”.
- Risposta Normativa. Il sistema di supervisione finanziaria “deve assicurare il bilanciamento tra il mantenimento della stabilità finanziaria, della solidità del comparto bancario e il sostegno all’attività economica”.
“Tutte queste attività, dal monetario al fiscale al normativo, sono tanto più efficaci se realizzate in maniera cooperativa”.
Coronavirus: shock dell’offerta senza precedenti
“Siamo di fronte a shock sul fronte dell’offerta aggregata senza precedenti nell’epoca della società globale, una situazione che si sta diffondendo in tutti i settori industriali ed in tutte le economie mondiali”, ha commentato Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst di eToro in Italia.
“Non esiste sistema economico che possa sostenere un simile stress con i soli propri mezzi e non c’è teoria economica adatta alla straordinarietà del momento. In aggiunta, le interconnessioni tra produzione, investimenti e risparmi rendono qualsiasi previsione di fatto inattendibile”.
L’unica via è rappresentata da un intervento congiunto di politica fiscale e monetaria. “I singoli governi – prosegue Fusco Femiano – dovranno salvare interi settori industriali mediante espansione fiscale finanziata dalle banche centrali: si tratta di una misura straordinaria di una durata iniziale nell’ordine di 3-6 mesi”.
“In sostanza, le aziende devono ricevere sostegni finanziari per poter mantenere stipendiati i propri lavoratori, pur in assenza di attività produttiva, nell’attesa che la pandemia venga progressivamente sconfitta”.
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