Ftse Mib: i migliori e peggiori di ottobre 2020

Luca Fiore

02/11/2020

Nonostante il mese di ottobre si sia chiuso in rosso per il nostro Ftse Mib, spicca in negativo il tonfo di BPER, non sono mancate performance decisamente positive.

Ftse Mib: i migliori e peggiori di ottobre 2020

Il mese di ottobre del Ftse Mib si è chiuso in rosso di oltre cinque punti e mezzo percentuali portando la performance a un anno a segnare una contrazione di oltre il 20%.

Tante le ragioni che hanno spinto al ribasso il paniere principale del listino milanese. Tra queste, ne possiamo citare quattro:

  • in primo luogo, e non potrebbe essere altrimenti, troviamo la pandemia. Il ritorno in grande stile dei contagi ha portato a blocchi parziali che a breve, vista la crescita esponenziale, potrebbero portare a nuovi lockdown;
  • in secondo luogo il nostro Ftse Mib si è trovato a dover fronteggiare un contesto macro in indebolimento dopo il balzo fatto segnare nei mesi estivi;
  • l’avvicinarsi delle elezioni statunitensi ha portato una buona dose di nervosismo che si è inevitabilmente riversata sul listino milanese;
  • la prudenza in vista della comunicazione di risultati trimestrali.

Ftse Mib: i migliori e peggiori di ottobre

Iniziamo da quei titoli che sembrerebbero voler rubare lo scettro di ago della bilancia al comparto bancario: le utilities. A2A ha perso quasi 12 punti percentuali, Enel è scesa del 7,8%, Hera ha terminato con un -14%, Terna con un -2,85% e Telecom Italia con un -14,8%.

Poco mossi gli industriali: FCA nel mese di ottobre 2020 ha segnato un +0,7%, CNH Industrial ha registrato un +0,18% e Pirelli è arretrata del 2,2%.

Nel risparmio gestito contrazione di 6 punti percentuali per l’accoppiata formata da Azimut e Banca Generali e -4,8% di Banca Mediolanum. Netta contrazione anche per Nexi (-23%) che, dopo il matrimonio con SIA, ha fatto sapere di aver avviato trattative in esclusiva con Nets in vista di una fusione.

Tonfo per BPER Banca (-24%), alle prese con l’aumento di capitale destinato a raccogliere le risorse per l’acquisizione delle filiali dal Gruppo Intesa Sanpaolo (-11,4%).

Rosso di 9 punti percentuali per l’accoppiata formata da Mediobanca e UniCredit mentre, in positivo, spicca Banco BPM che, in attesa di nuove operazioni straordinarie, ad ottobre ha portato a casa oltre 7 punti percentuali.

Energetici in ordine sparso. Con il Brent in rosso di oltre 5 punti percentuali a causa delle misure restrittive, che inevitabilmente finiranno per ridurre la domanda di greggio, Eni ad ottobre è scesa del 10% (-56% in 12 mesi), Tenaris ha lasciato sul campo il 4,4% e Saipem ha registrato un +2,7%.

Tornando alle performance positive, segno più per due titoli difensivi che nel corso della pandemia si sono spesso mossi in controtendenza rispetto al mercato: Diasorin e Recordati, in aumento rispettivamente del 9,6 e dell’1,7%.

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