Il CdA di HP ha ritenuto insoddisfacente l’offerta da 33 miliardi di euro presentata dalla connazionale Xerox. La fusione tra le due aziende però sembrerebbe essere solamente rimandata. L’operazione infatti è spinta da un esponente molto famoso a Wall Street
Non soddisfacente. È questa la risposta arrivata dal CdA dell’azienda tecnologica statunitense HP (Hewlett Packard), che di conseguenza dice no all’unanimità all’offerta da 33 miliardi di dollari avanzata dalla connazionale Xerox, azienda che fabbrica stampanti e fotocopiatrici.
I vertici di HP però non si sono limitati a un semplice “grazie, ma no”, tant’è che in una nota hanno dichiarato che “l’offerta giunta da Xerox, sottovaluta significativamente HP e risulta altamente incerta.”
In merito proprio a quest’ultimo fattore, HP ha fatto riferimento soprattutto a un aspetto ben preciso: l’impatto sul debito della società risultante dalla possibile aggregazione con Xerox.
Entrando più nel dettaglio della possibile fusione tra HP e Xerox, quest’ultima avevo proposto 22 dollari per azione di cui 17 dollari cash e il resto attraverso uno scambio di titoli: 0,137 azioni di Xerox per ogni titolo di HP.
HP non chiude la porta a Xerox
Dopo la notizia della fusione tra FCA e Peugeot, quella di HP e Xerox poteva essere una delle più grandi operazioni economiche del 2019, facendo riferimento soprattutto al settore tecnologico. Così però non è stato, almeno per il momento.
Infatti, anche se la risposta del CdA di HP all’offerta da 33 miliardi di dollari sembrerebbe chiudere la porta in faccia a Xerox, tuttavia lascerebbe comunque uno spiraglio all’azienda che fabbrica stampanti e fotocopiatrici.
HP infatti riconosce i vantaggi di un consolidamento nel settore in termini di creazione di valore, ma vuole da Xerox maggiori dettagli sia sulle sinergie potenziali dell’operazione, sia sulla direzione del business dell’ offerente, che dal 30 giugno 2018 ha registrato un calo delle vendite da 10,2 a 9,2 miliardi di dollari.
La fusione HP-Xerox ha uno sponsor importante
Anche se ancora i tempi non sembrano maturi, la possibile fusione tra HP e Xerox ha trovato uno sponsor molto importante, ossia l’investitore e miliardario statunitense Carl Icahn.
Infatti, interpellato dai media americani, Icahn non ha nascosto il suo pensiero positivo su questo possibile matrimonio. Tant’è che dichiarato: “La fusione non è gioco da ragazzi, ma credo fortemente nelle sinergie”.
Oltre ad essere un personaggio molto ascoltato a Wall Street, le parole di Carl Icahn sono molto importanti soprattutto per un altro aspetto. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal il miliardario americano ha il 10,6% del capitale di Xerox e il 4,24% di HP.
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