Come riformare la Polizia Penitenziaria per risolvere i problemi attuali? Lo chiediamo a voi; rispondete al sondaggio per esprimere un vostro parere su quale potrebbe essere la soluzione ai problemi della Polizia Penitenziaria.
L’accorpamento della Polizia Penitenziaria è una possibilità, ma ad oggi non c’è ancora nulla di concreto.
Per capire quale sarà il futuro della Polizia Penitenziaria dovremo aspettare almeno fino al prossimo 4 marzo, poiché il risultato delle elezioni politiche sarà determinante. Sarà il prossimo Governo, infatti, a decidere qual è la miglior soluzione possibile per risolvere i problemi lamentati dal personale della Polizia Penitenziaria.
In attesa dell’appuntamento di domenica 4 marzo, vogliamo sapere da voi quale dovrebbe essere il futuro della Polizia Penitenziaria. Per questo motivo abbiamo lanciato un sondaggio che chiuderemo la prossima settimana. Rispondendo alle domande potrete esprimere un vostro parere sul futuro della Polizia Penitenziaria, indicando quelli che sono i problemi che il prossimo Governo dovrà assolutamente risolvere.
Se prima di votare volete approfondire quali sono le proposte su come riformare la Polizia Penitenziaria potete andare alla fine del sondaggio, dove trovate un approfondimento sulle principali proposte di riforma.
Se invece avete già le idee chiare, partecipate al sondaggio!
Accorpamento Polizia Penitenziaria: le proposte
C’è chi parla di una proposta di accorpamento presente nel programma Difesa del Movimento 5 Stelle - della quale non abbiamo avuto conferma da parte dell’onorevole dei 5 Stelle Luca Frusone - con la creazione di un’unica forza di Polizia.
Ci sono poi proposte di accorpamento alternative, tutte con l’obiettivo di risolvere i problemi del sistema carcerario italiano. Non è possibile infatti che gli agenti della Polizia Penitenziaria siano costretti a lavorare all’interno delle carceri pur non avendone le competenze: per rieducare i detenuti - obiettivo principale del sistema carcerario italiano - è necessario che ad occuparsi di loro siano i professionisti in ambito psico-pedagogico con le competenze tali da affrontare le diverse problematiche.
A tal proposito ricordiamo la proposta di riforma del Procuratore di Reggio Calabria Nicola Gratteri, il quale vorrebbe che la Polizia Penitenziaria confluisca in un corpo di Polizia di Giustizia, con il compito di gestire la sicurezza all’esterno delle carceri e di tutti gli altri palazzi a rischio (come ad esempio tribunali e procure), occupandosi anche dei controlli sui pentiti e sui collaboratori di giustizia.
Non manca poi chi vorrebbe l’accorpamento con la Polizia di Stato, così da far fronte alla carenza di personale che da anni caratterizza la Penitenziaria e adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea, contraria ad un’eccessiva frammentazione delle forze di Polizia. Infine segnaliamo la proposta di accorpamento della Penitenziaria nell’Arma dei Carabinieri (come già successo per il Corpo Forestale), con la creazione del corpo dei Carabinieri Penitenziari.
In questo modo ci sarebbe una gestione più efficiente dei detenuti ammessi alle misure alternative di detenzione sul territorio, delle forme extra moenia che nei prossimi anni saranno sempre più utilizzate.
Per maggiori approfondimenti vi consigliamo di leggere- Polizia Penitenziaria: accorpamento nella Polizia di Stato o nei Carabinieri?
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