Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, annuncia che gli stoccaggi italiani sono pieni al 57%: basterà, in vista del prossimo inverno, a evitare nuovi razionamenti?
La crisi energetica non si può ancora considerare alle spalle. Eppure sul fronte del gas negli ultimi mesi per l’Ue e per l’Italia sono arrivate quasi solamente buone notizie. La dipendenza dalle forniture russe è scesa, il prezzo del gas è crollato e la netta riduzione dei consumi (anche grazie alle temperature sopra la media) hanno consentito di risparmiare metano, messo da parte in vista del prossimo inverno.
In Italia gli stoccaggi sono pieni al 57,4%, afferma il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Con 9-10 miliardi di metri cubi di gas di riserva strategica: “Siamo abbastanza fiduciosi di affrontare l’autunno senza problemi e penso anche l’estate, ma su questo attendo conferme dagli operatori”, sottolinea.
Nonostante questa mattina si sia registrato un lieve rialzo del prezzo del gas sul Ttf di Amsterdam (a quota 42,75 euro al megawattora), il dato sui costi nel mese di marzo sono in netta discesa: la media è di 46,4 euro al megawattora, con un calo del 17% rispetto alla quotazione media di febbraio di oltre 56 euro.
Gas, in Italia stoccaggi oltre il 57%
Pichetto Fratin, intervenendo a un convegno, sottolinea che gli stoccaggi in Italia sono al 57,4% e la riserva strategica è di 9-10 miliardi di metri cubi. Una quantità che a suo giudizio permette di essere “abbastanza fiduciosi, tranquilli mai, nel dire che riusciamo ad affrontare l’autunno”.
Proprio quella dell’autunno è la sfida più importante per l’Italia: non basta aver superato quest’inverno, considerando che tutte le previsioni parlavano del prossimo inverno come quello più complicato. La buona notizia è che ci arriveremo, probabilmente, con gli stoccaggi pieni, considerando che mai a fine marzo si erano visti livelli di immagazzinamento così alti negli ultimi anni.
Il ministro spiega di aver firmato un atto d’indirizzo che permette di reimmettere immediatamente il gas negli stoccaggi: solamente nell’ultimo mese è stato conservato un miliardo di metri cubi.
All’Italia può bastare il gas per il prossimo inverno?
Gli stoccaggi possono quindi aiutare l’Italia a superare anche il prossimo inverno, quello 2023/2024. La dipendenza dalla Russia si è notevolmente ridotta e il governo vorrebbe ridurla ulteriormente attraverso i rigassificatori. Come ricorda Pichetto Fratin, dal 2024 potrebbero arrivare 5 miliardi di metri cubi di gas da Piombino (si parte a maggio) e altri 5 da Ravenna.
C’è poi l’intenzione di avere un altro rigassificatore a Gioia Tauro, con l’obiettivo di arrivare tra i 30 e i 35 miliardi di metri cubi annui di gas attraverso queste piattaforme. In più il ministro guarda anche alla Sardegna, partendo da Porto Torres. L’idea è di puntare sui rigassificatori perché permettono di acquistare gas da qualsiasi parte del mondo, diventando meno dipendenti da singoli Paesi.
In sostanza, se l’Italia raggiungesse i 30 miliardi di metri cubi l’anno di gas attraverso i rigassificatori riuscirebbe a rimpiazzare del tutto le forniture russe, potendo così rinunciare all’import da Mosca. Considerando, inoltre, gli stoccaggi pieni più degli scorsi anni c’è qualche motivo per essere ottimisti in vista del prossimo inverno.
Inoltre il ministro dell’Ambiente sottolinea come un’importante garanzia arrivi oggi dal Tap, che soddisfa il 25% del fabbisogno attuale: “Per fortuna che c’è altrimenti avremmo dovuto spegnere la luce un’ora al giorno”. In più bisogna aumentare le importazioni dall’Algeria, secondo Pichetto, raggiungendo i 25 miliardi di metri cubi l’anno.
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