Luigi Di Maio è stato colpito da un gavettone mentre si trovava a San Giorgio a Cremano. Ancora non si conosce l’identità dell’artefice del gesto eclatante.
Spiacevole incidente quello accaduto al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nel corso della sua campagna elettorale a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Di Maio è stato investito da una secchiata d’acqua lanciata probabilmente da una finestra mentre si trovava nella città per sostenere il Sì al prossimo referendum che prevede il taglio dei parlamentari.
Dal video diffuso in rete si vede il Ministro accerchiato dai suoi sostenitori, intento a scattarsi foto e video, quando ad un tratto viene travolto da un gavettone lanciato dall’alto. Già gli scorsi giorni, anche Matteo Salvini era stato vittima di un episodio simile, durante un comizio alcuni dissidenti gli hanno lanciato dei pomodori, mentre si trovava a Torre del Greco.
Gavettone per Di Maio: cosa è successo
Di Maio è stato vittima di un gavettone lanciato, con molta probabilità, da un balcone. Il ministro si trovava nei pressi di un gazebo del Movimento 5 Stelle dove si stava svolgendo la campagna elettorale a favore dei Valeria Ciarambino. In poco tempo si è creato un nutrito gruppo di sostenitori intorno al Ministro che hanno iniziato a manifestare la loro vicinanza a Di Maio con cori da stadio.
Le urla e i cori, probabilmente non sono piaciuti ai residenti, e ad uno in particolare, che ha cercato di riportare l’ordine lanciando un secchio di acqua sopra ai presenti. Dal video si vede che il Ministro non si è scomposto e per il momento non ha nemmeno commentato l’accaduto. Fortunatamente non ci sono state ripercussioni per il rappresentante del movimento 5 stelle, se non una brutta figura, e l’abito completamente bagnato. Ancora non è nota l’identità dell’artefice di questo gesto eclatante.
Oltre al gavettone, quello che stupisce maggiormente dalle immagini diffuse online, è che, come accaduto altre volte in contesti similari, non viene in alcun modo rispettato il distanziamento sociale, ne da parte dei politici e tanto meno dai sostenitori. Nonostante il governo ricordi più volte di continuare a rispettare le norme di prevenzione, i suoi componenti non sembrano essere così ligi alle regole.
Di Maio a favore del Sì
Di Maio, proprio come i suoi colleghi, sta svolgendo il tour elettorale in diverse città, difendendo la scelta del Sì al prossimo referendum, in programma per il 20 e il 21 settembre.
Secondo Di Maio infatti la riduzione del numero di parlamentari, che prevederebbe una sforbiciata di 230 poltrone alla Camera e 115 al Senato rappresenta “una riforma di cambiamento che lascia invariata la rappresentanza, senza toccare gli equilibri della Costituzione”
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