La Germania continua a mostrare i segni della crisi economica: gli ultimi dati deludenti - e preoccupanti anche per la ripresa europea - sono arrivati dall’industria. Cosa succede?
Non c’è tregua per la crisi della Germania: gli ultimi dati sulla produzione industriale hanno infatti confermato il declino della locomotiva tedesca.
Nel dettaglio, la produzione industriale tedesca è inaspettatamente diminuita a novembre, sottolineando le persistenti debolezze manifatturiere nella più grande economia europea.
Il dato ha mostrato un calo dello 0,7% da ottobre, il sesto consecutivo e ben lontano dalle previsioni degli economisti di Bloomberg, che avevano stimato un aumento dello 0,3%. Il risultato deludente arriva il giorno dopo che anche gli ordini alle fabbriche sono stati inferiori alle aspettative. Inoltre, con il governo costretto a incrementare gli investimenti e gli scioperi che stanno gettando nel caos la nazione, pochi economisti prevedono una ripresa significativa quest’anno.
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Germania, la crisi prosegue. Cosa succede?
La nazione tedesca continua a lanciare messaggi pessimisti su una potenziale ripresa in questo 2024. Il declino dell’industria, come apparso dagli ultimi dati, è stato infatti generalizzato. La produzione di beni d’investimento, quella di beni intermedi e dei beni di consumo sono tutte diminuite.
Al di fuori del settore manifatturiero, si è registrato un aumento del 3,9% nella produzione di energia, mentre il settore edile è calato del 2,9% rispetto al mese precedente.
Secondo gli esperti di ING, si può affermare “Anno nuovo, vecchi problemi” per la Germania. La produzione industriale è ora inferiore di oltre il 9% rispetto al livello pre-pandemia, a quasi quattro anni dall’inizio del Covid-19.
L’analisi degli strateghi ING è quindi chiara e poco ottimista nel breve periodo:
“La deflazione del portafoglio ordini degli ultimi due anni lascia segni evidenti, nonché una persistente incertezza energetica e politica. Con un atterraggio morbido o duro dell’economia statunitense e uno slancio di crescita positivo ancora molto limitato in Cina, è probabile che la domanda esterna di produzione industriale tedesca rimanga debole.
L’unico vantaggio potrebbe derivare da una svolta nel ciclo delle scorte. Tuttavia, anche se ci sono alcuni segnali molto timidi di riduzione delle scorte, occorrerebbe comunque fino alla tarda primavera prima di poter vedere un impatto significativo sulla produzione effettiva”
Alla luce anche dei nuovi dati sull’industria, la Germania probabilmente ha chiuso il 2023 con la sua prima recessione dopo la pandemia. Diversi analisti, infatti, ritengono che i dati riveleranno una seconda contrazione consecutiva della produzione nel quarto trimestre. I produttori, la spina dorsale economica tedesca, sono alle prese con il caro energia, l’aumento dei tassi di interesse globali e il rallentamento della Cina.
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