Germania, il Pil annuale a -0,4%. La crisi tedesca continua

Violetta Silvestri

24/11/2023

Il Pil della Germania è il primo dato di oggi, in attesa delle Borse Europee. I numeri hanno svelato che la nazione tedesca è nel pieno della crisi. Cosa succede?

Germania, il Pil annuale a -0,4%. La crisi tedesca continua

La Germania protagonista oggi dei mercati europei, con il dato sul Pil del terzo trimestre che ha già offuscato il sentiment.

Il Prodotto interno lordo tedesco relativo al periodo luglio-settembre 2023 ha registrato una flessione oltre le attese su base annuale, con un -0,4% a indicare un peggioramento della crisi economica.
Anche su base trimestrale, il dato è stato negativo con un -0,1% rispetto al risultato precedente pari a 0,0%.

I numeri raccontano una situazione ancora critica nella prima potenza europea, ora alle prese anche con problemi di bilancio dopo la sentenza della Corte suprema che ha bloccato 60 miliardi di euro. Il Governo Scholz rischia di cadere sotto la forte pressione dei vari partiti di coalizione, ognuno desideroso di risolvere l’attuale impasse in modo diverso. Il rigore di spesa dei liberali non concilia con la spinta alla spesa e agli investimenti di Verdi e SPD per rilanciare l’economia.

Le Borse europee potrebbero aprire fiacche, anche sulla scia dei dati di ieri che hanno mostrato un’attività economica ancora in contrazione. Intanto ieri, i verbali Bce non hanno escluso ulteriori rialzi dei tassi se dovesse essere necessario. Un costo del denaro ancora più elevato sarebbe un altro freno alla crescita europea.

La Germania debole lancia un messaggio di pessimismo

I dati aggiornati sul Pil tedesco aggiungono timori che in Europa la recessione sia una possibilità concreta e ormai imminente.

La Germania è comunque la nazione che più delle altre suscita preoccupazione e interesse da parte degli analisti. Le ultime notizie riportano che il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner proporrà un bilancio supplementare per quest’anno che include la sospensione dei limiti sui nuovi prestiti, nel tentativo di alleviare la crisi di bilancio causata da una sentenza della Corte.

Un portavoce del ministero delle Finanze ha spiegato che l’esecutivo avanzerà la proposta di revocare il freno al debito, che limita il deficit di bilancio strutturale della Germania all’equivalente dello 0,35% del prodotto interno lordo, proponendo al Parlamento di dichiarare una “situazione di emergenza” per il 2023. La maggioranza dei legislatori deve essere d’accordo.

La mossa è una battuta d’arresto per Lindner, che aveva insistito sul ripristino del freno all’indebitamento quest’anno. Il leader dei Democratici Liberi si considera infatti il custode della prudenza fiscale nella coalizione tripartita del Cancelliere Olaf Scholz. Tuttavia, lo stallo di bilancio lo ha costretto a prendere una strada diversa.

La Germania rimane sotto i riflettori di investitori e analisti. Il 2023 è stato un anno impegnativo per Berlino da un punto di vista economico. Gli strascichi di guerra in Ucraina, inflazione alle stelle, crisi energetica, debolezza industriale, tensione Usa-Cina e ripensamento della politica commerciale stanno lasciando il segno nel sistema economico della nazione.

L’imperativo per la Germania è cambiare e innovare il sistema produttivo, con una questione conti pubblici che sta diventando prioritaria e problematica.

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