Germania nel caos per la protesta degli agricoltori contro i tagli della manovra: grande manifestazione a Berlino, si temono infiltrazioni dei neonazisti e un assalto al Bundestag.
In Germania si teme un assalto al Bundestag, il Parlamento tedesco. La polizia da giorni a Berlino sta rendendo off limits con delle transenne tutte le zone considerate più sensibili in vista della grande manifestazione di protesta indetta dagli agricoltori.
Da giorni infatti gli agricoltori in Germania sono sul piede di guerra, con blocchi autostradali nel Nord-Est del Paese dove non sono mancati momenti di tensione e scontri non solo con la polizia, ma anche con gli automobilisti inferociti.
La protesta è dovuta ai tagli previsti dal governo nell’ultima manovra economica, con gli agricoltori che lamentano la stretta allo sconto sul gasolio agricolo, la fine delle agevolazioni fiscali sul diesel e dell’esenzione dei veicoli a uso agricolo dall’imposta sulle auto.
Più in generale in Germania c’è malcontento per le politiche ambientali portate avanti dal governo - dove hanno un notevole peso i Verdi - e per quelle imposte dal Green Deal comunitario.
Il governo tedesco ha provato a trattare con i manifestanti, mettendo sul piatto un ripristino dell’esenzione dall’imposta sulle auto e uno scaglionamento dei tagli. Una mediazione che però è risultata vana, visto che per gli agricoltori si tratterebbe comunque di una stretta che potrebbe mettere in ginocchio l’intero settore.
Germania: si teme un assalto al Bundestag
La Germania come gli Stati Uniti o il Brasile e gli agricoltori tedeschi nei panni di novelli Gilet Gialli. Questo è il timore che serpeggia a Berlino in vista della manifestazione di protesta in programma.
Tutto nasce dalla bocciatura in autunno da parte della Corte Costituzionale delle leggi di Bilancio 2023 e 2024, definite niente di meno che illegali. Il governo così ha avuto molte difficoltà per evitare l’esercizio provvisorio a causa di un buco di bilancio che si è venuto a creare, con l’accordo tra i partiti di governo che è arrivato poco prima della fine dell’anno.
Alla fine la manovra tedesca ha previsto tagli draconiani alla spesa pubblica per un totale di 17 miliardi, con il governo che ha deciso di fare cassa anche tagliando le agevolazioni per gli agricoltori per un totale di 900 milioni l’anno.
Per capire al meglio l’attuale scenario in Germania bisogna dare uno sguardo agli ultimi sondaggi: i tre partiti di governo - Socialdemocratici, Verdi e Liberali - sono in forte calo, con i Cristianodemocratici dati come primo partito e l’estrema destra di AfD al secondo posto oltre il 20%. Non il massimo per il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz specie in ottica delle elezioni europee di giugno.
Proprio l’AfD ha appoggiato la protesta degli agricoltori insieme ad alcuni gruppi definiti come neonazisti, con il governo che ora teme delle infiltrazioni da parte di frange estremiste.
Nei giorni scorsi il ministro dell’economia tedesco Robert Habeck - esponente dei Verdi - è stato preso di mira da decine di agricoltori che hanno cercato di assaltare un traghetto su cui era a bordo.
Il timore ora è quello di un possibile assalto al Bundestag durante la manifestazione di Berlino, per una sorta di replay in Germania delle scene già viste di recente a Capitol Hill e Brasilia
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