Germania sotto assedio per i nuovi focolai di coronavirus. L’aumento dei contagi partiti dal mattatoio e gli altri casi circoscritti in ulteriori zone del Paese stanno facendo tremare la nazione. E non sono mancati episodi di tensione
In Germania l’incubo coronavirus non è finito. La nazione tedesca, infatti, è alle prese con lo scoppio di focolai anche molto importanti, come quello del mattatoio a Guetersloh.
I numeri elevati di contagiati e persone costrette in quarantena, si parla di migliaia di cittadini, hanno fatto alzare il livello di allerta e proclamare il rischio di diffusione della pandemia da parte delle autorità locali.
Inoltre, si sono verificati episodi di violenza a Gottinga, dove centinaia di persone sono costrette in quarantena per un focolaio.
La Germania, quindi, ancora trema per il coronavirus: cosa succede?
Coronavirus Germania: oltre 1.300 contagiati nel mattatoio
Sale il numero di persone risultate positive al coronavirus a causa del grande focolaio scoppiato nell’impianto di lavorazione della carne nel Nord Reno Westaflia.
leggi anche
Merkel ammette: l’Europa “è vulnerabile”
Stando ai dati di domenica 21 giugno, sono 1.331 i lavoratori contagiati. Già 7.000 persone, inoltre, erano state sottoposte a quarantena.
In seguito a tali novità, il tasso di riproduzione coronavirus della Germania è salito a 2,88 domenica, in aumento rispetto all’1,79 del giorno precedente. Questo dimostra che le infezioni stanno aumentando al di sopra del livello necessario per contenere la pandemia a lungo termine.
L’aumento porta con sé la possibilità di rinnovate restrizioni alle attività nella più grande economia europea, anche se per ora le autorità locali hanno escluso un lockdown diffuso a livello regionale, riuscendo a contenere l’infezione nel circoscritto mattatoio senza “salti di contagi” tra la popolazione.
Violenza a Gottinga contro la quarantena: che succede in Germania?
Il caso del mattatoio non è il solo a preoccupare la Germania. Un altro focolaio di una certa entità, infatti, è esploso in una palazzina di Gottinga, costringendo in quarantena 700 abitanti.
Nel fine settimana, però, nell’area ci sono state proteste anche violente quando 200 persone hanno tentato di violare l’imposizione sfidando la polizia.
I residenti hanno attaccato gli agenti con fuochi d’artificio, bottiglie e barre di metallo. I funzionari locali hanno parlato di problemi di comunicazione, con molti residenti che non capiscono la necessità di un secondo test prima di uscire dalla quarantena.
Sono stati utilizzati traduttori e le informazioni in tedesco e rumeno vengono ora inviate a chi ne ha bisogno, secondo i media tedeschi.
Diversi agenti di polizia sono rimasti feriti mentre la gente cercava di sfondare un cordone di sicurezza.
La Germania, dunque, è ancora in fibrillazione. Il coronavirus sta mettendo alla prova la tenuta della sicurezza sanitaria della potenza europea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA