La Germania pronta a sparare un bazooka miliardario e a fare debito per salvare economia e difesa. Ecco la svolta di Berlino.
I mercati europei applaudono la svolta della Germania per risollevare l’economia e rafforzare la difesa nazionale. Un vero e proprio “bazooka” da centinaia di miliardi di euro sarebbe nei piani della potenza d’Europa in crisi.
Nello specifico, l’alleanza conservatrice tedesca e il Partito socialdemocratico, i due gruppi che dovrebbero formare il prossimo governo di coalizione dopo le elezioni del mese scorso vinte dalla CDU/CSU, hanno concordato di provare a riformare il sistema di freno al debito costituzionale per consentire una spesa per la difesa superiore all′1% del Pil.
Friedrich Merz ha affermato che avrebbero anche cercato di creare un fondo infrastrutturale speciale finanziato tramite credito da 500 miliardi di euro in dieci anni. Si tratterebbe di un radicale cambiamento di spesa per rinnovare l’esercito e rilanciare la crescita della più grande economia europea.
Germania senza freni su debiti e spesa, cosa accadrà?
Il futuro cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha annunciato un piano di vasta portata per esentare di fatto gli investimenti (il debito) per la difesa dai vincoli costituzionali del Paese.
“Di fronte alle minacce alla nostra libertà e alla pace nel nostro continente il motto «qualunque cosa serva» deve ora applicarsi alla difesa del Paese”, ha spiegato Merz.
La mossa, che sfrutterebbe centinaia di miliardi di euro per la difesa e le infrastrutture, arriva mentre i leader europei sono sempre più allarmati dalla posizione dell’amministrazione Trump nei confronti della NATO e dell’Ucraina. Merz aveva spinto per sbloccare la spesa per la difesa tedesca in vista di un vertice di crisi dei 27 leader nazionali dell’UE a Bruxelles giovedì, per segnalare la nuova determinazione del suo Paese.
Al centro della strategia c’è un fondo speciale da 500 miliardi di euro per modernizzare le infrastrutture obsolete e indebolite della Germania, nonché un allentamento delle rigide regole di bilancio per consentire investimenti nella difesa.
Il pacchetto eclissa i 100 miliardi di euro di fondi approvati dal cancelliere Olaf Scholz all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina tre anni fa, che lui stesso aveva definito una «zeitenwende», o punto di svolta storico, per la Germania.
La svolta del freno al debito è anch’essa epocale. In seguito alla crisi finanziaria europea, la Germania ha infatti imposto lo “Schuldenbremse”, limitando il deficit di bilancio allo 0,35% della produzione economica nazionale (PIL) in tempi normali.
La riforma segnerebbe un ridimensionamento delle regole sui prestiti che molti hanno poi criticato come inadeguate ai tempi e che hanno messo la Germania in una “camicia di forza” fiscale.
Merz ha affermato che la CDU/CSU e la SPD presenteranno la prossima settimana una mozione alla camera bassa del parlamento del Bundestag per modificare la Costituzione, in modo che le spese per la difesa superiori all’1% della produzione economica siano esentate dal freno al debito.
Una commissione di esperti elaborerà separatamente una proposta per modernizzare il freno al debito, al fine di stimolare gli investimenti in modo duraturo.
Gerrmania indebitata?
Un “bazooka” davvero grande è stato lanciato in Germania secondo l’economista di Berenberg Holger Schmieding, commentando le misure tedesche. “Queste proposte per un allentamento immediato delle regole fiscali della Germania saranno probabilmente promulgate. Sono un cambiamento epocale fiscale per la Germania”.
“A questo punto, sembra che la Germania avrà deficit di bilancio comodamente superiori al 3% del PIL nei prossimi due anni, anziché mantenere il deficit intorno al 2,5%, come avevamo precedentemente ipotizzato”, ha commentato martedì in una nota Andrew Kenningham, economista capo per l’Europa presso Capital Economics.
Ha affermato che l’annuncio tedesco ha dimostrato che Merz era “pronto ad agire con decisione” sull’economia, ma che l’indebitamento aggiuntivo che sarà necessario per finanziare la spesa extra eserciterà una pressione al rialzo sui rendimenti dei Bund.
Il massiccio cambiamento nella politica fiscale probabilmente dà una spinta all’economia tedesca in difficoltà. Un balzo nella spesa per la difesa potrebbe fornire una spinta ciclica, il pacchetto infrastrutturale proposto potrebbe fornire notevoli guadagni potenziali di output nel lungo periodo secondo l’economista di Bloomberg Martin Ademmer.
“I politici hanno capito che ora bisogna agire in modo rapido e deciso”, ha affermato Christiane Benner, presidente del più grande sindacato tedesco IG Metall in una dichiarazione.
Sander Tordoir, economista capo del “Centre for European Reform”, un think tank ha commentato che l’unico attore che può intervenire per riaccendere la domanda è il governo. La Germania ha lo spazio fiscale per farlo e ora lo sta facendo.
Berlino pronto a sfatare il mito dei conti sotto controllo. Debito in cambio di una crisi economica lacerante?
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