Secondo Kenneth Rogoff, Professore di Economia e Public Policy all’Harvard University, il rialzo dei tassi è uno stress test per Giappone e Italia.
Secondo Kenneth Rogoff, Professore di Economia e Public Policy all’Harvard University, il fatto che il mondo non abbia vissuto una crisi finanziaria sistemica nel 2022 è un piccolo miracolo, considerando l’impennata dell’inflazione e dei tassi di interesse e i rischi geopolitici. Ma con il debito pubblico e privato salito a livelli record durante l’era ormai passata dei tassi di interesse ultra-bassi, il sistema finanziario globale deve affrontare un enorme stress test. Una crisi in un’economia avanzata - per esempio, il Giappone o l’Italia - sarebbe difficile da contenere.
È vero, una regolamentazione più severa ha ridotto i rischi per i settori bancari principali, ma ciò ha solo portato allo spostamento dei rischi altrove nel sistema finanziario. L’aumento dei tassi di interesse, per esempio, ha esercitato un’enorme pressione sui fondi di private equity che si sono indebitati pesantemente per acquistare proprietà immobiliari.
Le recenti difficoltà finanziarie del Regno Unito dimostrano il tipo di incognite che potrebbero comparire con l’aumento dei tassi di interesse globali. Sebbene gran parte della responsabilità del crollo dei mercati obbligazionari inglesi sia ricaduta sull’ex primo ministro Liz Truss, il principale colpevole erano piuttosto i gestori dei fondi pensione che essenzialmente scommettevano che i tassi di interesse a lungo termine non sarebbero aumentati troppo velocemente. [...]
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