Le due parti intendono elaborare la loro prima strategia congiunta per produrre e vendere automobili nel sud-est asiatico.
Un «asse delle quattro ruote» per collegare il Giappone alla regione Asean. Con l’obiettivo di arginare l’espansione della Cina nel settore dell’automotive e offrire ai clienti locali un’alternativa ai veicoli elettrici made in China. È questo l’ultimo piano messo in cantiere da Tokyo e l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, con le due parti che intendono elaborare la loro prima strategia congiunta per produrre e vendere automobili nel sud-est asiatico.
L’intesa – che si proietterà da qui al 2035 - dovrebbe comprendere la cooperazione nella formazione del personale, la decarbonizzazione della produzione, l’approvvigionamento di risorse minerarie, gli investimenti in settori di nuova generazione - come i biocarburanti - nonché una campagna di informazione per il pubblico mondiale per spiegare quanto siano ecologici i veicoli prodotti nell’Asean.
Come ha ricordato Nikkei Asian Review, questa regione è altamente strategica per il Giappone, visto che in loco sono presenti le fabbriche di molteplici case automobilistiche nipponiche, tra cui Honda e Toyota. Dal canto suo il quotidiano cinese Global Times ha scritto, in tutta risposta, che difficilmente il piano Tokyo-Asean potrà influire sulle esportazioni cinesi di veicoli elettrici nella regione. Il braccio di ferro sugli EV sta dunque per entrare nel vivo anche in Asia. [...]
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