L’influenza degli Stati Uniti in Africa si sta riducendo: via dal Niger e dal Ciad, i soldati americani tornano a casa. Avanzano Russia e Cina.
Da quando s’è insediata, l’amministrazione Biden ha voluto dare un peso rilevante alle relazioni degli Stati Uniti con l’Africa. Nel novembre 2021, il Segretario di Stato Antony Blinken ha infatti affermato che «l’Africa plasmerà il futuro, e non solo il futuro del popolo africano, ma del mondo». Nell’agosto 2022, l’amministrazione Biden ha pubblicato la strategia Usa verso l’Africa Sub-sahariana, documento nel quale la Casa Bianca si impegna a «elevare il partenariato USA-Africa» al fine di «collaborare con i nostri partner africani» per coinvolgerli nelle più importanti sfide globali, oltre che "nelle questioni che hanno un impatto sulla loro sicurezza e sul loro sviluppo.
Condivideremo le nostre priorità, discuteremo le loro agende e identificheremo gli interessi reciproci. Amplieremo la nostra visione e le nostre aspettative per gli impegni ad alto livello, considerando gli incontri con le controparti africane come opportunità per ottenere risultati favorevoli agli interessi statunitensi, regionali e globali" riporta ancora l’ambizioso documento dell’amministrazione Usa. Nonostante questo, l’influenza degli Stati Uniti in Africa è in calo.
Americani via da Niger e Ciad
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