Dai vertici di Mountain View la conferma: Google verserà agli editori 1 miliardo di dollari per le notizie nei prossimi tre anni. I dettagli
Google pagherà i giornali 1 miliardo di dollari nei prossimi 3 anni. A confermarlo è stato proprio l’amministratore delegato della compagnia, Sundar Pichai.
Quest’ultimo ha scelto ancora una volta il blog aziendale per comunicare la mossa, evidenziando l’importanza del giornalismo all’interno di uno scenario democratico:
“Ho sempre apprezzato il giornalismo di qualità e credo che una vivace industria dell’informazione sia fondamentale in una società democratica funzionante”.
Google pagherà i giornali 1 miliardo di dollari nei prossimi 3 anni
Da decenni gli editori di tutti i Paesi, in primis quelli statunitensi, sollecitano Google a fornirgli un contributo per i loro contenuti. Tra questi spiccano colossi dell’informazione come News Corp di Rupert Murdoch.
Da Mountain View le repliche sono state sempre negative.
Fino ad oggi, con i vertici della compagnia che - quasi come se niente fosse successo nell’ultimo decennio - hanno lodato la stampa e il suo ruolo, acconsentendo a riconoscere contributi programmandoli da qui al 2023.
Di fronte alla scelta, l’amministratore delegato di News Corp, Robert Thomson, si è congratulato con Google per aver raggiunto “la consapevolezza che l’ecosistema editoriale è stato disfunzionale in passato”, e ha previsto “negoziati complessi in vista, ma il precedente è stato ora stabilito”.
Google pagherà gli editori per la creazione a la cura di contenuti del nuovo prodotto mobile chiamato Google News Showcase, inizialmente disponibile in Brasile e Germania, prima del lancio in altri Paesi. Editori tra cui Der Spiegel e Die Zeit in Germania e Folha de S.Paulo in Brasile hanno chiesto e ottenuto di far parte del programma di lancio:
“Il modello di business dei giornali si è evoluto di continuo nell’ultimo secolo. Internet è stato l’ultimo e forse il principale cambiamento, ma certamente non sarà l’ultimo.Vogliamo fare la nostra parte sostenendo il giornalismo del ventunesimo secolo”,
ha affermato Pichai.
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