Per Graziano Delrio il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle per fare un governo dovrebbero sottoscrivere un accordo, come fatto in Germania tra i Socialdemocratici di Spd e il Cdu della Merkel.
Anche se Nicola Zingaretti ancora tace, le sue ultime dichiarazioni pervenute parlavano di un PD pronto alle elezioni, i dem starebbero seriamente pensando alla possibilità di dare vita a un governo in tandem con il Movimento 5 Stelle.
Intervenuto alla trasmissione radiofonica Circo Massimo su Radio Capital, l’ex ministro Graziano Delrio ha spiegato come un accordo tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle potrebbe essere possibile sulla falsariga di quello avvenuto in Germania tra Spd e Cdu.
Una sorta di contratto di governo come quello stipulato a maggio 2018 tra Lega e 5 Stelle, che secondo Delrio dovrebbe servire ad ”analizzare ogni punto per il bene del paese, convocado le menti migliori per dare un’impronta diversa”.
Un contratto di governo tra PD e M5S
Anche se nel suo intervento Graziano Delrio fa riferimento al caso della Germania, dove Angela Merkel governa grazie a un contratto siglato con i Socialdemocratici e approvato da un referendum interno allo Spd, l’idea da noi non è poi così originale.
“Ciò che serve però è un accordo alla tedesca, come Cdu e Spd, una cosa scritta - ha affermato l’ex ministro - Ci si mette a sedere, si tratta, si analizza ogni punto per il bene del paese, convocando le menti migliori, per dare un’impronta diversa. Questo paese finora è stato ossessionato da argomenti che non hanno portato bene, come l’immigrazione. Mi fa piacere che Conte ne abbia preso atto”.
Un’idea questa che non si discosta molto da quella del contratto di governo che sta alla base della maggioranza Lega-Movimento 5 Stelle, ora a rischio rottura dopo la crisi aperta da Matteo Salvini anche se adesso il leader della Lega sembrerebbe essersi pentito.
In sostanza per l’importante esponente dem il Movimento 5 Stelle, in caso di una sfiducia al premier Giuseppe Conte, dovrebbe sedersi intorno a un tavolo con il Partito Democratico per stipulare un nuovo contratto di governo.
Uno scenario questo che potrebbe mandare su tutte le furie Matteo Salvini per due motivi. Il primo è che così facendo si andrebbe a materializzare la possibilità di un governo giallorosso con la Lega catapultata all’opposizione.
Il secondo motivo è che queste trattative, in caso di un nulla di fatto, andrebbero comunque ad allungare i tempi della crisi rendendo quindi molto difficile il possibile ricorso alle urne il 27 ottobre.
Votare a novembre sarebbe un grosso azzardo visto che i tempi poi per approvare la Legge di Bilancio entro la fine dell’anno sarebbero strettissimi, con il Presidente Sergio Mattarella che a quel punto potrebbe dare il via libera a nuove elezioni soltanto nel 2020.
Resto però tutto da capire su quali basi 5 Stelle e PD possano imbastire un contratto di governo, visto che finora il Movimento e i renziani si sono trovati in disaccordo praticamente su qualsiasi argomento sia arrivato in Parlamento.
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