Grande successo per Conn@ctions: l’evento italiano dedicato al networking professionale

Gaetano Cesarano

8 Giugno 2023 - 15:29

Sette tavole rotonde e tre inspirational speech hanno caratterizzato l’evento organizzato dalla boutique di consulenza strategico-relazionale Buono & Partners.

Grande successo per Conn@ctions: l’evento italiano dedicato al networking professionale

Rinforzare le relazioni umane e ampliare la rete professionale: è con questa premessa che presso il Guarini Campus della John Cabot University, nel cuore di Roma, si è tenuta la prima edizione di Conn@ctions.

In un’era digitale sempre più connessa, dove le interazioni online sembrano dominare la nostra vita quotidiana, l’importanza delle relazioni umane e del networking professionale non può essere sottovalutata.

Nonostante l’avvento delle piattaforme digitali, le connessioni autentiche e significative continuano infatti a svolgere un ruolo fondamentale nel mondo degli affari ed è stato proprio questo il tema centrale di Conn@ctions: un evento unico nel suo genere il cui ambizioso obiettivo è stato esplorare e approfondire l’arte di stabilire relazioni umane solide e di ampliare la propria rete professionale.

Ad aprire i lavori Benedetto Buono, Founding Partner di Buono & Partners e promotore dell’iniziativa, che ha osservato:

«Il mondo ha più che mai bisogno di riscoprire la bellezza e il potere delle relazioni umane. Per troppo tempo, anche nel business, il termine networking è stato interpretato in modo riduttivo. Nello scenario incerto, multi-stakeholders e a complessità crescente nel quale ci troviamo, il networking professionale è invece una vera competenza, da sviluppare e promuovere a tutti i livelli della società civile, con il social capital che deve essere trattato dalle organizzazioni alla stregua del capitale finanziario e tecnologico».

Creare connessioni autentiche nel mondo digitale

Nel contesto delle relazioni umane, il digitale può essere sia un’opportunità che una sfida. Conn@ctions ha offerto un’analisi approfondita su come creare connessioni autentiche nel mondo digitale. I relatori hanno condiviso strategie e suggerimenti per sfruttare al meglio le piattaforme online e i social media al fine di stabilire relazioni durature e significative.

Nel corso di un’intensa giornata di lavori, sul palco dell’Aula Magna della John Cabot University a Trastevere si sono alternati ben 24 relatori che hanno offerto molteplici suggestioni, concentrandosi sull’evoluzione delle relazioni nel mondo post-pandemico, sul ruolo del networking quale acceleratore di innovazione e sul tema della coesistenza con le intelligenze artificiali.

Conn@ctions: Relazione Persona/AI

A moderare il primo panel della giornata sul tema «Relazione Persona/AI» è stata Antonella Coppotelli, Responsabile Area Marketing & PR di Money.it. La crescente importanza della relazione tra persone e intelligenza artificiale è stata approfondita da Maria Enrica Angelone (Wallife) e Fausto Turco (MyDigit). La discussione ha sottolineato l’importanza di educare le persone al cambiamento «portando buoni esempi alle future generazioni senza vedere solamente i lati negativi del progresso, ma accompagnando le nuove tecnologie con opportune regolamentazioni». Un’interazione uomo e macchina che deve essere proattiva e necessita di un uso corretto di tutti gli strumenti disponibili, anche per proteggere le categorie più fragili dai rischi correlati.

"Tutto ciò che è tecnicamente fattibile, non è detto sia eticamente accettabile”: con questa citazione la discussione ha poi rimarcato come il business sia fatto di idee, di creatività e soprattutto di decisioni e come la vera sfida del futuro sia evitare che la tecnologia sia totalizzante, mediante un approccio umano - responsabile e critico - indipendentemente dagli strumenti che usiamo quotidianamente.

I diversi momenti corali dell’evento sono stati alternati da alcuni inspirational speech, il primo dei quali tenuto da Pasquale Natella (EXS Itylia) che in tema di relazioni umane ha sottolineato come la scelta delle persone giuste porti ad aumentare il valore del business, attraverso la prospettiva di una rete di talenti, conoscenze e competenze che sono asset fondamentali di ogni leader.

Conn@ctions: Piattaforme Relazionali

Nell’era digitale le piattaforme relazionali hanno rivoluzionato il modo in cui le persone si connettono e interagiscono tra loro. Aleksandra Maravic (BeyondTheBox), Furio Francini (Accademia Italiana Costume e Moda), Andrea Pietrini (YourGroup) e Stefania Boroli (Mentors4u) analizzando l’impatto nella società moderna hanno sottolineato che la tecnologia ha un ruolo chiave nel networking per espandere la rete di contatti, ma allo stesso tempo va recuperata la fisicità dei rapporti.

Partecipare a eventi e conferenze online è diventato il nuovo standard e ha permesso di condividere conoscenze, esperienze e creare nuove collaborazioni con professionisti aventi interessi e obiettivi simili. Le piattaforme digitali aiutano a creare il senso di appartenenza e di community - a patto che ci siano valori concreti di condivisione - ma la tecnologia è solo un mezzo che ha permesso di eliminare diverse barriere: le relazioni umane, il confronto e lo scambio di opinioni rimangono fondamentali nel processo creativo per valorizzare il potenziale di organizzazioni e aziende.

Conn@ctions: Relazioni Post-Pandemiche

L’impatto della pandemia sulle relazioni e il networking è stato significativo ed ha rivelato quanto sia importante mantenere solide connessioni con gli altri. Con la distanza sociale e le restrizioni sui viaggi, le relazioni interpersonali sono diventate un bene prezioso e l’isolamento forzato ha messo in evidenza l’importanza di avere una valida rete di supporto.

Federico Pedron (Zwap), Massimo Rubechi (Ministero dell’Università e della Ricerca) e Olga Sbutega (Enel) hanno approfondito i cambiamenti delle relazioni nel post-pandemia evidenziando come l’aver ripensato il sistema di relazioni sfruttando le piattaforme digitali abbia consentito di accelerare molti processi in maniera strutturata. E attraverso esempi concreti hanno dimostrato quanto sia importante coltivare relazioni fisiche per mantenere l’empatia nei rapporti e organizzare riunioni dal vivo nonostante le nuove modalità di lavoro.

Sebbene la digitalizzazione abbia aperto nuove opportunità di networking, non bisogna infatti sottovalutare il potere delle connessioni «vis a vis» e lo stesso evento Conn@ctions ha fornito un ambiente favorevole all’interazione diretta tra i partecipanti.

Power Skills: abilità fondamentali

Empatia, capacità di ascolto attivo e negoziazione sono abilità fondamentali per costruire relazioni umane di valore in tutti i settori produttivi. Le power skills - che riguardano principalmente le dinamiche interpersonali - non devono essere viste come un «extra» da aggiungere al proprio set di competenze, ma sono elementi chiave per creare connessioni umane di valore e per avere successo nel mondo del lavoro.

Nel panel che ha visto protagonisti Cristian De Mitri (Eggup), Massimo Cerri (Ordine Ingegneri Provincia di Roma) e Marina D’Artibale (InTheBoardRoom Valore D) è stato posto l’accento sull’importanza di una comunicazione efficace come pilastro delle relazioni umane e del networking professionale: collaborare con gli altri, gestire le emozioni e adattarsi al cambiamento sono requisiti imprescindibili per i professionisti di oggi.

Business Networking e Innovazione

Paolo Giolito (Doorway), Andrea Rossi (Università Campus Bio-Medico di Roma) e Joshua Volpara (Ayros Editore) hanno rimarcato l’enorme valore di una solida rete di relazioni sottolineando che ognuno di noi è un nodo nella potenziale «value generation» dell’organizzazione in cui opera.

Partecipare a eventi di networking o gruppi di discussione può stimolare il pensiero critico e offrire nuove prospettive sulle sfide e le opportunità nel proprio settore. Le connessioni create attraverso il networking possono offrire accesso a risorse preziose che sostengano la crescita e l’innovazione aziendale, portando anche a partnership strategiche che permettono di combinare le competenze di diverse aziende per affrontare sfide comuni o sviluppare nuovi prodotti e servizi.

I confini che separano l’interno e l’esterno di un’azienda sono sempre più labili e c’è bisogno di tecnologie, sociali prima ancora che digitali, per assecondare progetti, idee e percorsi di crescita innovativi.

Conn@ctions: Spazi e Città

Gli spazi fisici facilitano sicuramente il networking e le città possono essere considerate dei veri e propri hub di relazione. La presenza di comunità professionali e settoriali, grazie alla loro diversità, offre l’opportunità di connettersi con persone provenienti da svariati background professionali e non solo con quelle che condividono interessi e obiettivi comuni. Senza contare che molto spesso i grandi centri urbani ospitano cluster specifici, come ad esempio i distretti finanziari o i quartieri delle startup, creando ambienti fertili per il networking e lo sviluppo di partnership. A raccontare le connessioni in «spazi e città» si sono alternati Marta Bertolaso (Venture Thinking), Nicola Madonna (FS Sistemi Urbani) e Michele Franzese (RomaFutureWeek) che sottolineando la necessità di creare una possibilità di connessione profonda tra i partecipanti agli eventi ha raccontato l’esperienza di «Heroes Meet In Maratea» che ha portato migliaia di persone da tutto il mondo in un piccolo centro del sud Italia.

«Heroes è stato un luogo, non un evento, dove le persone volevano andare perché c’erano persone simili che avevano raccontato a persone simili che avrebbero trovato persone simili, interessanti. Difficile da raggiungere, senza comodità, con una navetta organizzata da noi, ma con un profondo senso di disconnessione, le persone vivevano esperienze autentiche.»

L’università come avviamento alle relazioni

Antonella Salvatore, Direttrice Alta Formazione e Avviamento alla Carriera della John Cabot University, è stata protagonista del terzo inspirational speech della giornata. Nel suo intervento ha sottolineato che anche il mondo della formazione è investito dalla trasformazione digitale e dall’innovazione e dai cambiamenti globali: un percorso di cambiamento che ha portato le università ad essere dei centri multi-stakeholder, organizzando incontri e tavole rotonde con le aziende per aiutare i giovani a comprendere il mondo del lavoro e avviarli ad affrontare le nuove sfide globali del futuro.

Mondo Multi-Stakeholder e interconnesso

L’ultimo panel della giornata ha visto sul palco Gian Luca Spitella (Arera), Claudio Di Mario (ADL Consulting) e Katia Scannavini (ActionAID Italia) che attraverso le loro esperienze hanno evidenziato l’importanza di coinvolgere attivamente e promuovere una forte connessione tra gruppi e organizzazioni al fine di affrontare le sfide comuni, sottolineando che anche nelle «data driven company» il vantaggio competitivo nei prossimi anni sarà la capacità di far evolvere relazioni di valore.

L’inclusione di una vasta gamma di attori in un mondo del lavoro interconnesso e multi-stakeholder permette infatti di considerare molteplici punti di vista e di approcci, favorendo un processo decisionale più robusto ed equo, portando a soluzioni più efficaci e all’identificazione di opportunità che altrimenti potrebbero essere trascurate. Coordinare e gestire le diverse parti interessate può richiedere risorse considerevoli, motivo per cui è necessario sviluppare meccanismi di governance efficaci che consentano una gestione efficiente e trasparente dei processi decisionali.

Conn@ctions: il successo della prima edizione

In un’epoca caratterizzata da una crescente digitalizzazione, è importante ricordare il valore intrinseco delle relazioni umane e del networking professionale e la prima edizione di Conn@ctions è stata un’occasione unica per approfondire queste tematiche. Benedetto Buono, Founding Partner di Buono & Partners e promotore dell’iniziativa, ha rimarcato:

«Il notevole interesse che abbiamo raccolto rispetto ai temi trattati, ci spinge con ancora più convinzione a dare continuità a questo ambizioso progetto. L’obiettivo è ora quello di trasformare Conn@ctions in una piattaforma di confronto e divulgazione, che possa diventare un punto di riferimento e, al tempo stesso, anche una risorsa per tutta la business community nazionale.»

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