Al momento in Italia sono state somministrate 700mila terze dosi. Ma come funziona il green pass per chi ha ricevuto il richiamo del vaccino anti-Covid? Entriamo nel dettaglio.
Il dibattito sulla terza dose di vaccino anti-Covid e relativo green pass sta diventando dirimente. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha compiuto, infatti, una parziale apertura all’estensione generalizzata del richiamo a tutta la popolazione. Alla Camera Speranza ha fatto sapere che il ministero sta valutando la terza dose «anche per altre categorie», dopo averla decisa per gli over 60. Un’ipotesi che anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha definito «ragionevole».
Il ministro Speranza ha specificato che l’estensione a tutti del richiamo dipenderà dalle «evidenze scientifiche». Al momento la terza dose di vaccino anti-Covid è prevista per i soggetti fragili (intesa come addizionale) e per tutti gli over 60 e le persone a rischio di ogni età con un richiamo a sei mesi dalla seconda. Ma come funziona il green pass per chi ha ricevuto la terza dose? Entriamo nel dettaglio.
Terza dose, come funziona il green pass
Coloro che hanno ricevuto la terza dose ricevono un green pass aggiornato. Una nuova certificazione verde che viene emessa il giorno successivo alla somministrazione e ha validità di un anno a partire dalla data dell’ultima dose.
Il ministero della Salute ha risposto alle domande più frequenti sul green pass post terza dose. Dal dicastero hanno specificato che «i nuovi certificati verdi vengono emessi indicando il numero di dosi effettuate e il numero totale di dosi previste per ciclo vaccinale completo». Nel caso di vaccini che già prevedevano due richiami sarà, dunque, 3/2. Mentre nel caso del monodose Johnson&Johnson o dose unica post-guarigione sarà 2/1.
La piattaforma nazionale per la Certificazione Verde Covid (Dgc) ha iniziato a rilasciare i green pass per le dosi addizionali e per i richiami (partiti rispettivamente il 20 e il 27 settembre) nei primi giorni di ottobre.
Covid, terza dose e campagna vaccinale
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che finora risultano somministrate oltre 700mila terze dosi. «La terza dose - ha aggiunto Speranza - rappresenta un pezzo importante della nostra strategia di contrasto al virus e proprio oggi è ancora più fortemente raccomandata nelle categorie indicate».
Non è tutto. Il ministro ha fatto il punto anche sulla campagna vaccinale: «Oggi i numeri dell’Italia sono fra i più significativi a livello europeo e globale. Siamo arrivati all’85,76% di prime dosi nella popolazione sopra i 12 anni e all’81,55% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale sempre sopra i 12 anni».
Terza dose a tutti? I dati scientifici
Al momento, il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità non evidenzia l’urgenza per una nuova campagna vaccinale su larga scala. Ci sarebbe solo un leggero calo di due punti percentuali nell’efficacia dei vaccini sulle nuove infezioni. La copertura resta ancora alta per ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi. Saranno i prossimi mesi a essere decisivi. Perché il richiamo, da indicazioni dell’Ema, è richiesto a partire dai sei mesi dalla seconda dose. Quasi tutti i vaccinati under 60 supereranno questo intervallo a partire da inizio 2022. A quel punto il ministero, in base ai dati scientifici, deciderà se estendere la terza dose a tutti. Con relativo nuovo green pass.
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