Dall’1 febbraio, con l’introduzione dell’obbligo di green pass per accedere ai negozi, per i clienti senza certificazione arrivano i controlli anche sugli acquisti effettuati nei supermercati?
Controlli anche nei carrelli della spesa? L’obbligo di green pass nei negozi che scatterà dall’1 febbraio potrebbe comportare anche la necessità di effettuare controlli sui beni acquistati in attività come supermercati e farmacie dove si può accedere senza certificazione verde.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il dpcm con il quale vengono disciplinati i servizi e le attività essenziali alle quali si può accedere anche senza green pass. Si tratterà solamente di quei negozi in cui vengono acquistati beni ritenuti essenziali, come i generi alimentari e i dispositivi medici.
Si potrà entrare senza green pass - quindi senza vaccinazione, guarigione o tampone negativo - anche negli ipermercati e non solo per l’acquisto di beni primari. Si potrà entrare in questura ma solo per presentare denuncia e non, per esempio, per il rinnovo del passaporto. Ma vediamo dove si potrà entrare senza green pass e come verranno effettuati i controlli.
Dove si può entrare senza green pass
Il dpcm disciplinerà le regole riguardanti le attività esenti dall’obbligo di green pass. Si tratterà solamente di quelle a carattere alimentare o di prima necessità o per acquisti sanitari, veterinari e per attività di giustizia e di sicurezza personale. Vengono escluse le tabaccherie.
Ricordiamo che dal primo febbraio in tutti gli altri negozi verrà richiesto il green pass base. Altre eccezioni - ovvero luoghi in cui si può accedere senza certificazione - saranno i benzinai, i negozi che vendono combustibili per il riscaldamento, i venditori di articoli igienico-sanitari, le farmacie, le parafarmacie, l’ottica. Consentito anche l’accesso alle strutture sanitarie e agli uffici di polizia.
Per quanto riguarda i beni alimentari sarà possibile acquistarli anche in negozi non specializzati ma che vendono in prevalenza prodotti alimentari e bevande: è il caso, per esempio, degli ipermercati oltre che di supermercati e discount. Qui alla fine non ci saranno limitazioni agli acquisti di altri prodotti, come quelli di abbigliamento, diversamente da quanto emerso in un primo momento. Vengono escluse dall’esenzione di green pass le enoteche.
I controlli nei negozi e nei supermercati
Non viene quindi più prevista la possibilità di effettuare controlli a campione da parte dei titolari dei negozi. Gli esercenti non dovranno verificare se l’acquirente che non ha il green pass base stia comprando o meno beni ritenuti essenziali.
I controlli dovevano essere affidati non solo ai gestori ma anche alle forze dell’ordine. L’idea emersa inizialmente era quella di controlli a campione. L’ipotesi era che le forze dell’ordine potessero controllare anche i carrelli della spesa, oltre che il possesso del green pass base, per verificare che vengano acquistati solo beni alimentari e non, per esempio, prodotti di abbigliamento. Alla fine Palazzo Chigi ha precisato attraverso una faq (in attesa di pubblicazione) che negli eserciti che vendono beni essenziali sarà possibile acquistare qualsiasi tipo di prodotto senza limitazioni.
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