In Ucraina 66esimo giorno di guerra, la Russia accusa la Nato per lo stallo nei negoziati. Zelensky rivela di essere scampato a due tentativi di omicidio. Gli ultimi aggiornamenti sul conflitto.
La guerra in Ucraina arriva al 66esimo giorno, con la Russia che aumenta la pressione nella zona di Kharkiv, a est. Mentre rallenta l’avanzata nel Donbass. Continua inoltre la resistenza ucraina nell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Emergono intanto nuove rivelazioni del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che in un’intervista al Time racconta di essere sopravvissuto a due tentativi di omicidio da parte dei militari russi: nel primo giorno di guerra un commando di paracadutisti inviati da Mosca ha tentato di catturarlo e ucciderlo.
Lo stesso Zelensky, intanto, ammette che i negoziati con la Russia saranno molto difficili ma si dice pronto a dialogare con Putin. Dal Cremlino, però, continua il braccio di ferro con la Nato, accusata di impedire le trattative di pace. Vediamo gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina con le ultime notizie.
Russia ha tentato di uccidere due volte Zelensky
Il Time racconta i primi giorni di guerra e i tentativi russi di uccidere Zelensky. Era il 24 febbraio e l’invasione delle truppe di Mosca era appena iniziata: il presidente, con la moglie Olena, era nella sua residenza di Kiev, quando ha dovuto svegliare i figli e rifugiarsi in un posto sicuro.
C’erano “esplosioni dappertutto”, racconta. Gli comunicarono che i militari russi erano a Kiev e si erano paracadutati sulla capitale per catturarlo. Nella serata, vicino alla residenza di Zelensky, era scoppiata una sparatoria.
Il giornalista del Time che ha passato le prime due settimane di guerra nel bunker con Zelensky racconta che le guardie presidenziali avevano spento tutte le luci e distribuito fucili e giubbotti antiproiettile al presidente e ai suoi collaboratori.
La minaccia era concreta: due volte i paracadutisti di Mosca hanno tentato di entrare nella residenza del presidente, ma non ci sono riusciti. Gli attacchi sono stati respinti e qualche ora dopo Zelensky ha registrato il suo primo messaggio in guerra da Kiev, facendo vedere che era ancora in città.
Guerra in Ucraina, la Russia accusa la Nato
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, accusa la Nato per la situazione di stallo che si è creata nei negoziati, sostenendo che l’alleanza atlantica stia minacciando una guerra nucleare che viene invece esclusa dal Cremlino. Che, inoltre, afferma che Mosca non è in guerra con la Nato.
Lavrov spiega che la revoca delle sanzioni contro la Russia debba essere una parte dei negoziati, ritenuti comunque difficili. Ma, allo stesso tempo, assicura che le due delegazioni si stanno confrontando sulla bozza di un possibile trattato.
Le operazioni militari in Ucraina e i negoziati
Dal punto di vista militare la situazione non migliora in Ucraina, con le truppe russe che continuano a fare pressione sull’est del Paese. A Kharkiv l’esercito ucraino parla di importanti vittorie tattiche, ma ribadisce che la situazione nell’acciaieria Azovstal è definibile come una “catastrofe umanitaria”.
Nella notte si sono registrate ancora esplosioni e vittime. Mentre sul fronte dei negoziati la situazione non si sblocca, anche se Zelensky si dice pronto a incontrare il presidente Putin nonostante le “atrocità” commesse dalle sue truppe.
I suicidi sospetti degli oligarchi russi
Sul fronte russo è invece la Cnn a sollevare un altro caso: almeno sei oligarchi russi sarebbero morti negli ultimi tre mesi per quelli che sono stati definiti come casi di apparente suicidio. Alcuni di questi uomini d’affari sono morti con tutta la loro famiglia. Quattro su sei erano dirigenti associati a Gazprom o a una sua controllata.
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