Guerra commerciale: lo strano caso della chiamata cinese riaccende le ostilità

C. G.

28 Agosto 2019 - 07:35

Guerra commerciale: lo strano caso della chiamata cinese agli USA ha riacceso il conflitto. Cosa è successo?

Guerra commerciale: lo strano caso della chiamata cinese riaccende le ostilità

La guerra commerciale USA-Cina ancora sotto i riflettori.

Negli ultimi giorni, i rapporti tra le due potenze sono sembrati più distesi. Tutto è partito da Donald Trump che ha comunicato di aver ricevuto una chiamata notturna nella quale Pechino si è detto pronto a negoziare.

Il racconto, riporta Bloomberg, ha sorpreso tutti, Cina compresa: il Paese ha negato di aver mai contattato i funzionari del’amministrazione USA per porre fine alla guerra commerciale facendo un passo indietro. I rapporti si sono nuovamente incrinati.

Guerra commerciale: la “strana” chiamata Cina-USA riaccende il conflitto

“La Cina ha chiamato la scorsa notte i nostri più alti funzionari del commercio e ha detto di tornare al tavolo delle discussioni, quindi ci torneremo. Credo che vogliamo fare qualcosa,”

ha dichiarato Trump, il quale ha poi aggiunto che la Cina è stata colpita duramente dalla guerra commerciale.

Per dirla in altre parole, il Presidente USA ha dipinto la chiamata di Pechino come un vero e proprio passo indietro della potenza asiatica. Nulla di male se non fosse che la fantomatica conversazione telefonica potrebbe non essere mai avvenuta.

Le dichiarazioni di Trump hanno portato i mercati a prezzare una prossima risoluzione della guerra commerciale: l’azionario ad esempio ha ripreso la via del rialzo. A Pechino, però, nessuno ha capito di cosa stesse parlando il tycoon USA.

Anzi, i suoi sforzi per screditare la Cina dipingendola come desiderosa di trovare un accordo a tutti i costi hanno ulteriormente deteriorato i rapporti: secondo alcuni funzionari dell’amministrazione cinese ascoltati da Bloomberg (rimasti anonimi vista la delicatezza della questione) dopo un intero weekend di segnali contraddittori Donald Trump avrebbe ormai perso credibilità agli occhi del Dragone.

Uno sviluppo, questo, che renderà ancor più difficile trovare un accordo in grado di porre fine alla guerra commerciale. Soltanto pochissimi negoziatori di Pechino credono che sarà possibile raggiungere un’intesa in occasione delle elezioni USA del 2020.

Il ministro degli esteri cinese ha confermato di non essere a conoscenza delle chiamate menzionate da Trump. Hu Xijin, chief editor del Global Times cinese, ha aggiunto che il Presidente USA potrebbe aver esagerato il significato delle cosiddette low level conversation che avvengono tra Paesi.

La posizione della Cina, insomma, non è cambiata. Lo strano caso della chiamata mai avvenuta potrebbe riaccendere nuovamente la guerra commerciale con gli USA.

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