Guerra in Ucraina, cosa sappiamo sulla missione di pace annunciata da Papa Francesco

Alessandro Nuzzo

1 Maggio 2023 - 08:38

L’annuncio è arrivato durante il volo di rientro dall’Ungheria. La Santa Sede si sta attivando diplomaticamente per far porre fine al conflitto.

Guerra in Ucraina, cosa sappiamo sulla missione di pace annunciata da Papa Francesco

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina Papa Francesco è sempre stato molto attivo nel cercare di trovare una via per far porre fine al conflitto. Nel corso delle sue uscite pubbliche ne ha parlato spesso chiedendo alla Russia di terminare la guerra. Ma Papa Francesco guarda non solo al conflitto in Ucraina ma anche ai tanti altri che si stanno giocando nel mondo ed infatti ha spesso parlato di una terza guerra mondiale già in atto seppur frazionata.

Ieri è tornato dal viaggio in Ungheria dove ha avuto modo di incontrare sia il presidente Orban molto vicino a Putin che metropolita ortodosso Hilarion, figura centrale nel Patriarcato di Mosca. Nel corso del viaggio di ritorno in aereo, Papa Francesco ha parlato ai presenti sul volo come di consueto e non poteva non parlare del conflitto in Ucraina. Anche se non ha voluto spiegare pubblicamente i dettagli, ha fatto capire che la Santa Sede è attiva diplomaticamente affinché si giunga ad un dialogo tra Russia e Ucraina e porre fine alla guerra. «Adesso è in corso una missione: per ora non è pubblica, ne parlerò quando sarà pubblica» - ha detto.

Per Papa Francesco la pace si fa aprendo canali

Non ci sono dubbi che lo scoppio di una guerra nel cuore dell’Europa ha colpito al cuore Papa Francesco che ha dovuto assistere ad un popolo costretto a fuggire in massa, ad una terra martoriata dai bombardamenti. Sa di essere una persona influente e sa di poter avere i canali giusti per arrivare ad una soluzione diplomatica. Il pontefice sa anche che alla pace si arriva aprendo diversi canali di dialogo. «La pace si fa sempre aprendo canali, mai si può fare con la chiusura. Invito sempre ad aprire rapporti, canali di amicizia. Questo non è facile. Lo stesso discorso l’ho fatto con Orban e un po’ dappertutto» - ha detto.

E quel dappertutto rimanda ai colloqui avuti non solo con il presidente ungherese Orban, considerato molto vicino a Putin, ma anche con il metropolita ortodosso Hilarion che fino allo scorso anno ricopriva l’incarico di ministro degli Esteri prima di essere trasferito dal Patriarca Kirill in Ungheria. Hilarion è una persona molto influente e Papa Francesco ha fatto intendere che può essere una pedina molto importante per cercare di arrivare ad un dialogo con Mosca.

«Abbiamo parlato di tutte queste cose, non certo di Cappuccetto Rosso. A tutti interessa la strada della pace. Io sono disposto a fare tutto il necessario» - ha detto il Pontefice. Francesco ha usato parole di stima importanti nei confronti di Hilarion facendo intendere che con lui ci può essere dialogo.

«È una persona che io rispetto tanto, abbiamo sempre avuto un bel rapporto. E lui ha avuto la cortesia di venirmi a trovare, poi è stato alla messa e l’ho visto anche in aeroporto prima di partire. Hilarion è una persona intelligente, con la quale si può parlare, e questi rapporti è necessario mantenerli, perché se parliamo di ecumenismo, questo mi piace, questo non mi piace, dobbiamo avere la mano tesa con tutti» - ha detto in aereo.

Il problema sta nel Patriarca Kirill che sin dall’inizio ha appoggiato l’invasione dell’Ucraina considerandola un’azione santa per liberare l’Occidente dal male. Con Kirill il Pontefice ha ammesso di averci parlato una sola volta via web. L’incontro che doveva avvenire con lui lo scorso anno è stato sospeso a causa della guerra ma Francesco ha annunciato che prima o poi ci sarà. E non ci sono dubbi che quando avverrà cercherà con tutte le sue possibilità di far cambiare idea al Patriarca.

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