Cosa si potrà fare in vista delle festività natalizie? Quali saranno i viaggi e gli spostamenti consentiti in Italia e all’estero? Proviamo a capirlo attraverso una breve guida.
Prima l’aumento dei contagi. Ora la scoperta della variante Omicron. Per correre ai ripari sempre più Paesi adeguano le loro misure di sicurezza e mettono in campo nuove restrizioni sia agli spostamenti interni che a quelli all’estero.
È il Corriere della Sera a mettere in fila tutte le misure vigenti nei Paesi europei e non solo per capire qual è la situazione in vista delle festività natalizie e per provare a capire quali sono i viaggi che si possono e non si possono fare per Natale e Capodanno.
Cosa potremo fare per Natale? Proviamo a capire se sarà possibile progettare qualche vacanza in Italia o all’estero e se sarà possibile tornare nella propria città di residenza o d’origine attraverso una guida su tutto ciò che si può e non si può fare.
I viaggi e gli spostamenti in Italia
Al momento in Italia non sono previste restrizioni ai viaggi né agli spostamenti tra Regioni. L’unica regola riguarda l’obbligo di green pass (quello base, comprendente anche i tamponi) per accedere agli alberghi e alle strutture ricettive così come ai mezzi di trasporto.
Ulteriori restrizioni potrebbero arrivare con la zona arancione (sarebbero riservate solo ai non vaccinati) e con la zona rossa. In caso di zona rossa le misure varrebbero per tutti e non si potrebbe entrare nelle Regioni rosse (né uscirne) se non per motivi di lavoro, necessità e salute. Verrebbe sempre consentito il ritorno alla residenza. In zona rossa è previsto anche il divieto di spostamenti all’interno del proprio comune.
Non è inoltre possibile rientrare in Italia nel caso in cui si provenga da Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini, Malawi. Per questi Paesi è stato bloccato l’arrivo in Italia a causa della variante Omicron.
Dove non si può andare: chi ha chiuso le frontiere
Sono tre i Paesi che per il momento hanno chiuso le frontiere a tutti i cittadini stranieri: si tratta di Israele, Giappone e Marocco. Non è da escludere che da qui a Natale avvenga lo stesso anche per altri Paesi, soprattutto a causa dell’eventuale diffusione della variante Omicron.
Le regole per andare in Gran Bretagna
Possono entrare in Gran Bretagna le persone con ciclo vaccinale completato da almeno 14 giorni che non rientrino nei Paesi ad alto rischio. In questi casi la procedura è semplificata e consiste nel prenotare un tampone molecolare entro il secondo giorno dall’arrivo nel Regno Unito, compilare un passenger locator form e bisogna avere un green pass da esibire.
In questi casi non serve il tampone prima della partenza ma si deve comunque restare in isolamento fino al risultato negativo del test effettuato nel Regno Unito. Nel Paese è tornato l’obbligo di indossare le mascherine nei negozi e sui mezzi del trasporto pubblico.
Le vacanze di Natale in Francia
In Francia viene riconosciuto il green pass che è obbligatorio per l’ingresso nei luoghi di svago e cultura: musei, teatri, cinema, ma anche bar e ristoranti (pure all’aperto). La certificazione è richiesta anche su aerei, treni e autobus a lunga percorrenza così come nei grandi centri commerciali. L’obbligo di green pass vale sopra i 12 anni.
L’ingresso in Germania: le restrizioni in vigore
L’ingresso in Germania è consentito con vaccinazione, guarigione o test negativo al Covid. La certificazione verde è richiesta al di sopra dei 12 anni e bisogna essere vaccinati da almeno 14 giorni o essere guariti da almeno 28 giorni.
Se non si è vaccinati o guariti ci si può sottoporre a un tampone antigenico nelle 48 ore precedenti alla partenza e molecolare nelle 72 ore precedenti. In alcuni Land, però, l’accesso è riservato solo a vaccinati e guariti (la regola delle 2G) e in alcune zone, per accedere a luoghi specifici, è richiesto anche il tampone (oltre a vaccinazione o guarigione).
Le vacanze di Natale negli Stati Uniti
Da novembre gli Stati Uniti hanno riaperto le frontiere: è ammesso l’ingresso a chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni. Serve avere una certificazione dell’avvenuta vaccinazione. Inoltre bisogna sottoporsi a un test antigenico o molecolare al massimo a tre giorni dalla partenza.
Viene raccomandato anche un altro test tra il terzo e il quinto giorno dell’arrivo negli Usa. Per i guariti da meno di 90 giorni non serve il test. Non viene richiesta la certificazione per gli under 18 e chi è esente dalla vaccinazione. In questi casi serve un tampone negativo il giorno prima della partenza, un test in Usa tra il terzo e il quinto giorno e in più è raccomandata una settimana di autoisolamento.
Le regole per andare in Spagna
Più complicate le regole per una vacanza in Spagna. La possibilità di ingresso nel Paese dipende dalla situazione di rischio del luogo di provenienza: classificazione che cambia ogni settimana. La lista dei Paesi considerati ad alto rischio dal governo spagnolo è disponibile sul sito della Farnesina e può essere diversa anche in base alle singole Regioni di provenienza.
L’Austria in lockdown: si può andare in vacanza?
In Austria fino al 12 dicembre vige il lockdown generalizzato. Gli italiani possono comunque andare in Austria: non c’è obbligo di quarantena in caso di tampone molecolare negativo eseguito nelle ultime 72 ore. In caso di mancato test pre-partenza è necessario effettuarlo entro 24 ore dall’arrivo. La vaccinazione in Austria ha validità di 270 giorni.
Come viaggiare in Portogallo per Natale e Capodanno
Per andare in Portogallo in vista delle festività natalizie servirà la certificazione di vaccinazione o guarigione dal Covid o, ancora, un tampone rapido entro 48 ore dalla partenza o molecolare entro 72 ore.
Il green pass, richiesto a tutti gli over 12, è obbligatorio per entrare in bar, discoteche e club notturni mentre non è previsto l’obbligo per ristoranti, stabilimenti turistici, palestre e centri termali. Serve la certificazione anche per i viaggi aerei e marittimi, così come per grandi eventi culturali. Obbligo di mascherina sui mezzi del trasporto pubblico e nei luoghi in cui si svolgono spettacoli ed eventi.
I corridoi Covid free dall’Italia
Il ministero della Salute ha autorizzato l’apertura di corridoi turistici Covid free per Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto nelle zone di Sharm el Sheik e Marsa Alam. I viaggi devono essere necessariamente organizzati attraverso agenzie e tour operator. Nelle 48 ore precedenti all’imbarco ci si deve sottoporre a un tampone con esito negativo.
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