Indicazioni positive dai numeri trimestrali di Hera. Grazie alla generazione di cassa, l’indebitamento non fa registrare variazioni di rilievo.
Grazie alla crescita del fatturato delle attività di trading e ai maggiori ricavi relativi alla vendita di gas ed energia, nel primo semestre il giro d’affari di Hera si è attestato a 3.371,6 milioni di euro, in crescita per 404,9 milioni (+13,6%), rispetto ai 2.966,7 milioni dell’analogo periodo del 2018.
Il margine operativo lordo è invece salito a 545,9 milioni, +22,3 milioni (+4,3%) rispetto a 12 mesi fa in scia delle buone performance di tutte le attività del Gruppo, in particolare ciclo idrico e gas.
I due dati nel trimestre sono rispettivamente cresciuti del 16,8% (1,4 miliardi) e del 7,1% (215,1 milioni, consenso 208 milioni).
Hera: utile netto batte le stime nel trimestre
+7,1% invece per il risultato netto, salito nel semestre a 173,9 milioni. Il risultato è stato reso possibile, rileva la società, anche da un ulteriore miglioramento del tax rate, che passa dal 30,1% al 28,7%, “grazie al continuo impegno da parte del Gruppo nel sostenere gli investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale in chiave Utility 4.0 che beneficiano di super e iper ammortamenti, cui si sommano ulteriori agevolazioni e crediti d’imposta”.
Nel trimestre, l’ultima riga di conto economico ha evidenziato un +12% a 42 milioni di euro, 5 milioni al di sopra del consenso degli analisti.
Salite dell’8,5 per cento in tre mesi e del 22,3% rispetto a un anno fa, le azioni Hera al momento passano di mano a 3,39 euro, -1,17% rispetto al dato precedente.
Hera: posizione finanziaria stabile
Nei primi sei mesi del 2019 gli investimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 214,6 milioni, +30,8 milioni (+16,8%) rispetto al giugno 2018.
Alla luce di una generazione di cassa “che ha integralmente finanziato gli investimenti e il pagamento dei dividendi annuali”, la posizione finanziaria netta si è attestata a 2.685,2 milioni, in crescita di 100 milioni nel confronto annuo solo a seguito dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS16 ai contratti di leasing.
Hera: 60% della crescita del Mol prevista dal Piano
“L’ulteriore ampliamento della dotazione impiantistica nel trattamento dei rifiuti e la joint venture con Ascopiave nel settore energy in fase di formalizzazione, ci consentiranno da un lato di implementare i programmi di crescita già nel secondo semestre del 2019 e dall’altro di espanderci in un’area come il Triveneto, strategica per un ulteriore sviluppo delle attività del Gruppo, assicurando già oggi, dopo soli 18 mesi, il 60% della crescita del Mol prevista al 2022 dal Piano industriale”, ha detto il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano.
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